Perquisizioni di Cc e Digos nei confronti di un nordafricano che vive nel Teramano, indagato assieme ad altri 17 connazionali
TERAMO – Tocca anche la provincia di Teramo l’indagine sull’attentato a Bruxelles dello scorso mese di ottobre. La rete di contatti di Abdessalem
Lassoued, il tunisino autore dell’attentato di matrice islamica nella capitale europea, è infatti al centro di una serie di misure e di perquisizioni dei Ros dei carabinieri e della Digos della polizia di Bologna: c’è infatti anche un connazionale residente nel Teramano tra le 18 persone sotto indagine.
Lassoued, che uccise due svedesi che si trovavano a Bruxelles per la partita Belgio-Svezia e cadde poi sotto i colpi della polizia la sera stessa dopo un lungo inseguimento, aveva vissuto in Italia dal 2012 e il 2016 (venne identificato a Bologna) e le indagini si sono concentrate sui suoi contatti e le loro attività sui social.
Le perquisizioni, disposte da un decreto del procuratore distrettuale di Bologna Giuseppe Amato e dal pm Stefano Dambruoso della Dda di Bologna, riguardano 18 persone tutte di origine nordafricana, che abitano oltre che in provincia di Teramo, anche in quelle di Bologna, Brescia, Como, Fermo, Ferrara, Lecco, Macerata, Palermo, Perugia, Roma, Torino, Trento e Udine. Sono tutti appartenenti alla cerchia relazionale virtuale di Lassoued e risultano titolari di profili social con con contenuti tipici dell’estremismo di tipo religioso. Gli sviluppi hanno permesso di individuare altre persone per le quali si è definito l’iter di espulsione dall’Italia, per altri si sta verificando la regolarità.