“Promessa disattesa”, secondo il candidato Dino Pepe: il Comune ha messo a disposizione la struttura ma dalla Regione nessuna risposta. Era previsto per febbraio 2023
CELLINO – “Marsilio aveva promesso l’apertura del Poliambulatorio di Cellino Attanasio per febbraio 2023, poi tanti rinvii, ora siamo a fine febbraio del 2024, tra pochi giorni si svolgeranno le elezioni regionali e dell’attivazione del poliambulatorio non c’è traccia” esordisce così il consigliere regionale e candidato del Partito Democratico, Dino Pepe, in riferimento alla struttura sanitaria del comune teramano.
“Insieme al sindaco di Cellino Attanasio – dice il candidato alle elezioni del 10 marzo in Abruzzo -, a partire dal 2022, ho più volte sollecitato l’assessore Verì e il presidente Marsilio a definire la vicenda, incassando solo promesse poi sistematicamente disattese, prima fra tutte l’impegno ad attivare la struttura a febbraio 2023. Una delle tante situazioni paradossali alle quali ci ha abituato questa giunta regionale di centro destra, figlia del disordine e dell’indifferenza: il Comune ha individuato la struttura, di proprietà della Asl, e i medici di base hanno dato la propria disponibilità a garantire un servizio continuativo, non è comprensibile, quindi, l’immobilismo di anni della Regione – prosegue Pepe -. L’apertura del Poliambulatorio di via Taraschi riuscirebbe a garantire servizi efficienti ed aggiuntivi come ad esempio, la possibilità, con personale infermieristico, di effettuare prelievi ematici oltre che l’istituzione di moderni ambulatori dedicati alla pediatria di base e ai medici di medicina generale, a questo andrebbe ad aggiungersi anche l’attivazione dell’aggregazione funzionale territoriale (AFT) – sottolinea Pepe -“.
“Evidentemente per Marsilio il rafforzamento della medicina del territorio è un concetto da convegni e promesse elettorali e non la messa in campo di azioni concrete in grado di sopperire a situazioni di carenza e alle problematiche sollevate dai cittadini. Nonostante l’uscita dal commissariamento grazie alle giunte precedenti e la fine della cartolarizzazione del debito sanitario – conclude Pepe -, la sanità abruzzese versa in condizioni penose e la vicenda di Cellino Attanasio è un esempio tra tanti dell’incapacità di questo centro destra”.