L’assessore De Sanctis: “Le parole del Governatore simbolo del disinteresse nei confronti della città, ‘scartata’ nel riparto dei fondi di coesione”
TERAMO – “Non devo nulla alla città di Teramo“: hanno fatto il giro della provincia le dichiarazioni del presidente Marsilio, in replica al sindaco di Teramo, sulla ricostruzione del percorso di recupero dei fondi all’ex manicomio di Porta Melatina e hanno suscitato anche la reazione di molti teramani, alla finestra in questa campagna elettorale, a soppesare parole e atteggiamenti dei diversi candidati.
Secondo l’assessore alle politiche sociali, Ilaria De Sanctis, le parole del presidente Marsilio “ben descrivono la scarsa considerazione che questa giunta regionale ha nei confronti della nostra Città, confermata peraltro dal riparto delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la coesione. Fondo attraverso il quale sono stati finanziati progetti che vedono come soggetti attuatori tutti i Comuni capoluogo, tranne quello di Teramo. E non parliamo di progetti di secondo piano, ma di interventi strategici che vanno a dare risposte ad importanti esigenze, tra le quali, innanzitutto, il diritto alla casa.
Guarda caso tra questi c’è il famoso progetto di via Longo, vera ‘macchia’ sul curriculum politico del centrodestra teramano che, all’epoca, avviò un abortito programma di housing sociale con cui il sindaco Brucchi sfrattò gli inquilini dalle loro abitazioni, prima ancora di aver i soldi per realizzare il nuovo quartiere popolare. Il progetto di rigenerazione del complesso di edilizia residenziale pubblica di via Longo, pensato dalla nuova amministrazione D’Alberto per mettere una pezza a quanto accadupo prima, del valore complessivo di 17 milioni di euro, e per il quale erano stati richiesti fondi per 15 milioni non ha ricevuto alcuna attenzione dal governo regionale. L’assessore De Sanctis ricorda che il progetto, “una volta realizzato, consentirebbe di recuperare tutta una serie di appartamenti fondamentali per rispondere all’emergenza abitativa che oggi, purtroppo, attanaglia tutte le città. Quello di Via Longo prevede anche la riqualificazione dell’area circostante, con l’obiettivo di garantire un complessivo aumento della qualità della vita di tutto il quartiere e il cui alto valore sociale è legato alla sua capacità di coniugare la riqualificazione degli edifici con la ricucitura tra l’area e il centro storico, anche attraverso la valorizzazione del parco fluviale“.
“Eppure – scrive l’assessore teramano -, per l’amministrazione Marsilio, non ha meritato finanziamenti, nonostante su altri territori siano stati finanziati progetti sicuramente importanti ma meno strategici. Un disinteresse che va di pari passo con quello del Governo nazionale. Il Governo ha infatti stanziato appena 100 milioni di euro nella legge di bilancio 2024 per l’edilizia residenziale pubblica e, nonostante le rassicurazioni, continua a non rispondere sulla copertura di un progetto ammesso a finanziamento sulla graduatoria PINQUA e selezionato tra i primi 8 in Italia dall’Alta Commissione dell’Abitare come particolarmente rappresentativo dello spirito del programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare“.
“Quando si parla di sociale, di diritto alla casa – aggiunge Ilaria De Sanctis -, si dovrebbe poi essere consequenziali nelle azioni. Invece il centrodestra, quando parla di sociale e di diritti, lo fa evidentemente in maniera strumentale, altrimenti avrebbe finanziato senza pensarci due volte la riqualificazione di via Longo, proprio perché va a dare risposte alle esigenze della collettività. È evidente, al contrario, che a questo governo regionale non interessi nulla della comunità teramana. Mi auguro che, almeno su questa questione, il centrodestra teramano, dando seguito all’interesse da sempre sbandierato, passi dalle parole ai fatti e combatta con noi la battaglia per veder finanziato il progetto di via Longo“.