I risultati dell’esame necroscopico chiariranno anche se il 65enne Gaetano Domenico Mastroieni fosse già a terra per un malore, nascosto alla visuale del conducente. Domattina lo sciopero
TERAMO – E’ morto, come era presumibile, per i traumi provocati dall’arrotamento ad opera dei pneumatici della motrice dell’autoarticolato, il trasportatore 65enne di origini siciliane ma residente a Forlimpopoli, Gaetano Domenico Mastroieni, travolto e ucciso da un mezzo pesante in manovra nel piazzale dell’Amadori di Mosciano, tre giorni fa. Ma l’inchiesta non vuole tralasciare niente e allora sarà un approfondimento tossicologico per stabilire se la vittima, in quei tragici momenti, possa aver subito un malore e dunque essere caduto finendo inavvertitamente sotto le ruote del pesante mezzo del collega, in una posizione dove il conducente non avrebbe potuto vederlo.
L’autopsia eseguita nel primo pomeriggio all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo dall’anatomo patologo Giuseppe Sciarra, ha potuto dunque soltanto ratificare al momento quello che già era stato evidente sul luogo dell’incidente. L’investimento non ha dato scampo al trasportatore, schiacciato dalla motrice in manovra. La titolare dell’indagine, la pm Elisabetta Labanti, ha già firmato il nulla osta per la riconsegna della sala alla famiglia per lo svolgimento dei funerali.
Nell’inchiesta ci sono due indagati: il conducente e collega del trasportatore, entrambi al lavoro con una ditta esterna all’Amadori, e il responsabile della sicurezza della Amadori. La tragedia si è infatti consumata all’interno dell’azienda di Mosciano Sant’Angelo, nell’area logistica dove si svolgono le operazioni di carico e scarico delle merci, in un via vai di mezzi che è regolato dalla segnaletica e da apposite corsie stradali. Il lavoro degli investigatori tenderà anche ad accertare il rispetto di questo aspetto e cioè se anche la vittima, oltre che il conducente del mezzo, abbia rispettato la segnaletica e percorso le corsie riservate ai pedoni sul piazzale.
Ricordiamo che domattina alle 6 scatterà lo sciopero di 8 ore, indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil che terranno anche un presidio dinanzi all’azienda a Mosciano.