A Bisenti sul posto dove è morto il 25enne di Castiglione che si divertiva a fare motocross: l’ostacolo in ferro ha reciso le arterie del collo del giovane che non l’ha visto. Il pm ha disposto l’autopsia, si indaga per individuare i proprietari del terreno
BISENTI – La catena che ha spezzato. la vita del 25enne Damiano Bufo, ha una maglia non troppo pesante, qualcosa di poco più di una ‘catenella’. Una consistenza scelta per costituire un ostacolo finalizzato a delimitare una proprietà o ad impedire il transito su un sentiero interpoderale, di sicuro poco efficace allo scopo ma invece micidiale per fare male a chi passasse e non si accorgesse della sua presenza. Perchè fosse un trattore, un camion, una macchina, poco importerebbe, verrebbe spezzata con enorme facilità.
Altra e tragica conseguenza ha invece prodotto sul povero motociclista che appena sbucato dalla curva in leggera salita dalla statale 365 che conduce a Castiglione, ha affrontato il tratturo attraversando lo spazio tra i due alberi, a destra e sinistra: la catena tesa è stata come una ghigliottina, ma invisibile, che ha colpito al collo Damiano, disarcionandolo dalla sua moto da cross e recidendo mortalmente le arterie. Ogni soccorso, ancor più tempestivo di quello messo in campo dal 118, sarebbe stato inefficace per salvarlo.
Ad uno dei due alberi tra i quali era stata stesa, c’è ancora un moncone superstite dopo lo strappo dell’impatto con il corpo delmotociclista. Sul tronco ci sono i segni evidenti, forse di due posizionamenti successivi, uno più in alto di un altro: in ogni caso, sembrerebbero obiettivamente un pò troppo in alto, proprio ad altezza uomo, quando per delimitare o chiudere un passaggio, basterebbe posizionarlo in basso o al massimo a mezza altezza…
Sarà l’inchiesta a stabilire nell’ordine chi sia il proprietario del terreno agricolo in questa zona della contrada San Nicola di Bisenti e in particolare chi potrebbe aver posizionato (e quando) la catena, che i carabinieri hanno posto sotto sequestro assieme alla moto da cross di Damiano Bufo. Il pubblico ministero Monia Di Marco, che ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti in attesa di individuare il privato o i privati proprietari terrieri, ha anche disposto l’autopsia sulla salma del 25enne che adesso viveva a Pineto con i genitori e il fratello maggiore.