L’autopsia rileva danni al cuore ma il 58enne macedone poteva essere già incosciente, servirà l’approfondimento tossicologico
TERAMO – La morte dell’artigiano di 58 anni macedone, finito con la sua macchina contro un bilico a Piano della Lenta, è stata causata da un gravissimo trauma al cuore, subìto nell’impatto all’interno dell’abitacolo, ma se al momento dello scontro fosse in possesso o meno delle sue facoltà di intendere, lo dovrà chiarire un approfondimento clinico e tossicologico.
L’autopsia, conclusasi a tarda serata ed eseguita nell’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo da parte dell’anatomo patologo Giuseppe Sciarra, per il momento ha potuto stabilire solo questo dato evidente: fatale per Adem Zekiri è stata la rottura dell’aorta, traumatica secondo il medico legale e dunque provocata dall’impatto. La dinamica dell’incidente, verificatosi al margine laterale sinistro della corsia opposta a quella su cui viaggiava la Opel Corsa, che non ha lasciato alcun segno di frenata sull’asfalto, fa comunque propendere per una ipotesi che attribuisce la morte del conducente sì alla violenza dell’impatto, ma subìto da una persona che poteva essere già incosciente per un malore diverso da quello di natura cardiologica.