L’iniziativa del Servizio di diagnosi e cura di Giulianova ha riscosso successo di partecipanti: la tendenza è di sfruttare gli incontri di gruppo per la riabilitazione
PIETRACAMELA – Famigliari e pazienti in riabilitazione psichiatrica insieme, a passeggio in quota ai Prati di Tivo, per trarre beneficio dalla terapia naturale esercitata dall’ambiente naturale. L’escursione in montagna è strumento di cura scelto dal Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Giulianova, guidato da Gaetano Callista, con la collaborazione del Dipartimento di salute mentale di Teramo diretto da Domenico De Berardis e della Sezione Cai di Sant’Egidio, con il supporto del direttore sanitario dell’ospedale di Giulianova, Manuela Di Virgilio: la convinzione è che la montagna e le attività ad essa legate, specialmente se svolte all’interno di un contesto di gruppo, possano offrire un grande valore terapeutico e riabilitativo per individui in situazioni di fragilità.
La camminata di 7 chilometri si è snodata tra i Prati di Tivo e la Madonnina e vi ha preso parte una quindicina di persone, tra le quali anche pazienti provenienti da Teramo. L’iniziativa si aggiunge a un piano riabilitativo introdotto nel Servizio psichiatrico con l’arrivo del tecnico della riabilitazione psichiatrica Rossella Angelozzi, che ha dato nuova linfa con idee e progetti. Infatti, forse per la prima volta in Italia, dall’inizio del 2024, con cadenza settimanale, si è formato un ‘Gruppo multi famigliare’ nel quale, senza giudizio l’uno verso l’altro, le persone che soffrono e i loro cari si incontrano con altre famiglie per condividere difficoltà comuni ed esprimere emozioni da troppo rimaste in silenzio.
Ogni incontro di gruppo inizia con una pratica meditativa ‘mindfulness’ condotta dalla psichiatra Francesca Struglia. Il gruppo ha registrato una costante crescita nella partecipazione ed è nata anche una chat di messaggistica nella quale utenti, familiari e operatori possono condividere esperienze e richieste di aiuto. Nel reparto si svolgono attività strutturate come gruppi psico-educativi sul tema della gestione della rabbia, il potenziamento delle abilità sociali, l’art therapy con i benefici del disegno e il cineforum. Infine, ma non meno importante, viene promossa l’auto somministrazione della terapia farmacologica per rendere completamente autonome le persone quando rientreranno al proprio domicilio.
Lo scopo di tali iniziative è diminuire il ricorso alla contenzione, combattere lo stigma e i pregiudizi, promuovendo un clima accogliente e positivo nei confronti della salute mentale.