Il segretario provinciale Di Egidio difende il suo candidato alle regionali, da stasera fuori dall’esecutivo. Insieme Possiamo: “Siamo soddisfatti dal rimpasto”
TERAMO – Arrivano da Azione e dal gruppo civico di Insieme Possiamo i primi commenti sulla notizia dell’azzeramento della giunta da parte di Gianguido D’Alberto.
In una nota a firma del neo capogruppo Toni Di Ovidio, Podemos “esprime estrema soddisfazione per l’interruzione dalla impasse amministrativa delle ultime settimane. Da subito è imperativo concentrarsi sulla rapida attuazione del programma elettorale del 2023. Nel sacrificare le pur legittime aspirazioni politiche personali dei componenti presenti e passati del Gruppo, il maggior contributore elettorale della presente maggioranza, ribadiamo il sostegno convinto all’azione amministrativa. Vigileremo con attenzione sull’operato della Giunta e sull’aderenza puntuale al progetto di governo della città.
“Il sindaco – aggiunge la nota di Insieme Possiamo – saprà valorizzare nella maniera che riterrà più opportuna e funzionale alla buona amministrazione di Teramo, le capacità di lavoro e l’impegno fattivo, di cui nella fase attuale non difetta la necessità, che i componenti del Gruppo hanno sempre assicurato“.
Prevedibilmente polemica e critica è invece la valutazione che fa della situazione il segretario provinciale di Azione, Alessio Di Egidio, che definisce “gesto di assoluta insensatezza politica del sindaco Gianguido D’Alberto“, la rimozione dell’assessore Valdo Di Bonaventura. “Una mossa che rappresenta un suicido politico ed amministrativo senza precedenti – secondo Di Egidio -. È impossibile rimanere in silenzio di fronte a una tale aberrazione, soprattutto sapendo che, per arrivare a questa decisione, il temporeggiatore D’Alberto ha paralizzato l’amministrazione comunale e i lavori del consiglio e delle commissioni per oltre 50 giorni. Tre mesi sprecati per una scelta che dimostra un’assenza totale di lungimiranza politica“. Di Egidio, da oppositore arriva a fare i complimenti all’assessore Di Bonaventura per esaltare l’errore, a suo dire, del sindaco, dimostrandosi per lo meno coerente rispetto al fatto che proprio Valdo aveva deciso di schierarsi con Azione alla recenti elezioni regionali. Quello sì un suicidio politico, non tanto per lo scontato risultato elettorale, quanto per la mancata condivisione della candidatura con la sua maggioranza: “Tale scelta illogica può essere presa solo ignorando – dice Di Egidio -, e lo dico dal banco dell’opposizione, l’impeccabile operato di Valdo di Bonaventura, elemento chiave di questa amministrazione e pilastro del consenso cittadino. Risultante di una costante e attiva presenza sul territorio che non ha mancato di essere notata, apprezzata e infine premiata dai cittadini.
“La decisione di rimuovere Di Bonaventura, privandosi di una preziosa e riconosciuta risorsa, è solo l’ultimo esempio di una serie di errori disastrosi per la nostra comunità e di cui presto tireremo le somme – è il parere del segretario di Azione -. Ad oggi, esprimo la mia vicinanza a Valdo di Bonaventura e ad Ilaria De Sanctis, vicinanza mia e del partito di Azione, nella speranza di poter costruire, insieme, un’alternativa valida a questo malgoverno cittadino. Inoltre invito i tre consiglieri di Teramo Vive a passare al gruppo misto e sedersi in opposizione, per rispettare, finalmente, quei 2.111 teramani che hanno permesso il Gianguido bis“.