L’assessore Filipponi promotore di una struttura pubblica presieduta dalla collega Ferri. Dilapidati anche i contributi dello scorso anno: serve una svolta, ma Montauti ormai deve farsi da parte
TERAMO – Il piagnisteo, quest’anno, è arrivato quasi fuori tempo massimo. Forse perchè ci si è resi conto di quanto grave fosse stato ‘dilapidare’, per l’ennesima volta, il consistente contributo pubblico conferito in gran parte dal Comune di Teramo (150.000 euro) e dalla Regione, per cercare di far trascorrere alla Coppa Interamnia un dignitoso 50ennale, lo scorso anno.
Tra migliaia e migliaia di euro sfrusciati in fantasmagorici piani di comunicazione di nuovi arrivati al banchetto e un nuovo lunghissimo elenco di fornitori creditori, il patron Gigi Montauti si trova di nuovo spalle al muro, con in tasca quasi 50mila euro di iscrizioni di appena un centinaio di squadre (che non può certo mandare indietro). E cosa fa? Come al solito chiama in causa il Comune, per salvare il salvabile.
Stavolta però, la Coppa Interamnia deve necessariamente imboccare un bivio: domani, su iniziativa dell’assessore Antonio Filipponi, nascerà un Comitato di Enti, sul modello di quello che gestisce con successo, annualmente, la Fiera dell’agricoltura, alla cui presidenza verrà chiamata l’assessore pro-tempore al ramo, Alessandra Ferri, che proverà a rendere remunerativa la storica rassegna internazionale della pallamano giovanile, pena il suo funerale, dopo 51 anni di attività.
Ma c’è una condizione, stavolta non più rinviabile, perchè questo nuovo progetto, il tentativo di rinascita vada in porto: Montauti deve passare la mano. E’ vitale per la Coppa. D’altronde i numeri e i bilanci sono lì a dimostrarlo: non esiste, come non è mai esistito, un nucleo di gestione economica della manifestazione. I soldi finiscono in mille rivoli, come fossero senza controllo. E ricordiamo che negli anni, sono state diverse e milionarie le ‘pezze’ messe al bilancio (si fa per dire) di quello che purtroppo è diventato un carrozzone. Diventato con il passare degli anni e delle edizioni la preda di tanti avventurieri che si improvvisano organizzatori, esperti di sponsoring, per non dire altro.
Il tempo stringe, però, e quelle società che hanno già versato le quote per l’iscrizione, che hanno ‘comprato’ posti letto nelle strutture scolastiche cittadine, com’è tradizione della Coppa, non possono veder saltare la loro programmata partecipazione. In queste si stanno limando i dettagli della costituzione del Comitato, che poi sarà presentato pubblicamente. Sarà giocoforza una Coppa in tono minore, sperando che poi gli Enti prendano in mano la situazione e la manifestazione possa diventare in futuro un ‘plus’ dell’offerta turistico-economica della città.