Il consigliere regionale del Pd svela il sospetto dietro all’emendamento del consigliere teramano di FdI: “Disboscare l’ex sanatorio per sfruttare i pochi soldi che hanno”
TERAMO – Molto pochi per un ospedale di II livello ma sufficienti per farne uno finto, per le Barbie’s. Fa ricorso all’ironia, come gli viene fin troppo facile parlando di sanità e delle scelte in materia della regione Abruzzo, Sandro Mariani, per ‘svelare’ un sospetto sottinteso dietro all’emendamento proposto dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della V Commissione sanità: Paolo Gatti vuole esentare da oneri compensativi anche i disboscamenti previsti in caso di realizzazione di strutture sanitarie. Tradotto, secondo Mariani: non essendo sufficienti i soldi per costruire un nuovo ospedale – e gli unici finora disponibili sono quelli intercettati a suo tempo da lui stesso e dal presidente Luciano D’Alfonso -, si pensa di eliminare una parte della pineta dell’ex sanatorio, per costruire un ‘finto’ ospedale.
Il consigliere regionale del Partito Democratico lo ha raccontato questa mattina, in una conferenza stampa organizzata davanati al secondo lotto del Mazzini: “Ho ragione di credere – ha detto Mariani -, che Marsilio e Gatti vogliano spendere i 140 milioni di euro trovati da D’Alfonso e dal sottoscritto per realizzare un mini-ospedale, non so nemmeno come definirlo, qui attorno, nella pineta che è alle nostre spalle, per lavarsi la faccia, per fare altri dieci anni di campagna elettorale e dire che si è fatto qualcosa ma noi sappiamo che c’è bisogno di un ospedale di livello, che sappia dare risposte ai cittadini e ai pazienti. Fare questo significa sperperare denaro pubblico e io questo lo impedirò con tutte le mie forze“.
“Io spero davvero – ha aggiunto Mariani -, che non facciano una conferenza stampa nei prossimi giorni che assomiglia ad una pagliacciata. Piuttosto il presidente Marco Marsilio, ci dica perchè non ha ancora posto la prima pietra del nuovo ospedale come più volte mi aveva promesso che avrebbe fatto nella passata legislatura, così come non c’è ancora la terza corsia dell’A14. E la finissero con la scusa della mancata indicazione del sito dove costruire il nuovo ospedale perchè Marsilio e compagni sanno che non era possibile farlo senza rete ospedaliera di competenza regionale. Piuttosto la finiscano con le mistificazioni e ci dicano se vogliono potenziare la sanità pescarese a discapito di quella teramana: è una scelta, per l’amor del cielo, che non condivido ma abbiano il coraggio di ammetterlo“.