Limitazione acqua per morosità, insorge il Centro Politico

Dure critiche alla campagna annunciata dalla Ruzzo Reti per il recupero dei crediti. Si torna a chiedere la moratoria sulle bollette d’acqua: “Intervenga il prefetto”

TERAMO – Insorge il Centro Politico Comunista Sandro Santacroce contro la paventata limitazione all’erogazione dell’acqua da parte della Ruzzo Reti nei confronti di quegli utenti che permangono in una condizione di morosità.

Il Centro Politico “esprime il proprio disgusto per la decisione della dirigente del Ruzzo Cognitti di togliere l’acqua a chi è moroso. E questo non solo da un punto di vista politico, ma anche umano – si legge in una nota diffusa sull’argomento -. In questi giorni così torridi togliere un servizio primario come l’acqua per far cassa è troppo anche per chi ha il profitto come stella polare. È possibile mettere il denaro davanti ai bisogni primari? È possibile che ad anziani, donne incinte, famiglie con disabili, con neonati e/o con bambini piccoli venga negata la possibilità di bere, cucinare o lavarsi con queste temperature? Anche solo parlare di staccare l’acqua a luglio ci sembra inconcepibile. La Dirigente si è posta qualche domanda? Pare di no visto che ha di fatto annunciato i distacchi“.

Il Centro Politico chiede alle istituzioni di prendere posizione di fronte a questa iniziativa, che penalizza tanta gente che versa in condizioni di grave indigenza: “Mai ci saremo aspettati di arrivare a questo livello di basso valore morale e civile da chi ha l’onore e l’onore di gestire un elemento fondamentale e di tutti come l’acqua – aggiunge la nota -. Rilanciamo, per risolvere il problema della morosità incolpevole, dovuta ad acclarate situazioni di indigenza economica, la moratoria sulle bollette dell’acqua”.

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