Botta e risposta con il consigliere regionale: “L’amministrazione D’Alberto l’unica ad agire con atti concreti su questa location”
TERAMO – Alle dichiarazioni che ‘stuzzicano’ il sindaco D’Alberto sulla localizzazione del nuovo ospedale di Paolo Gatti (leggi qui) fa eco l’intervento della maggioranza che amministra il Comune di Teramo, che ricorda all’attuale consigliere regionale ed ex sostenitore politico dell’amministrazione retta da Maurizio Brucchi, come quella giunta abbia allora deliberato l’esclusione proprio di Villa Mosca dai siti individuati per ospitare la nuova struttura sanitaria.
“Comprendiamo il nervosismo del consigliere regionale Paolo Gatti, ma lo invitiamo a recuperare un po’ di quel senso istituzionale che il suo ruolo richiederebbe – esordisce la nota della maggioranza comunale -. Le polemiche sterili non ci interessano. Rileviamo semplicemente che, nel goffo tentativo di apparire come colui che ha a cuore le sorti della nostra città, nella sostanza confermi come l’unica Amministrazione ad individuare il sito di Villa Mosca come sito dove realizzare il nuovo ospedale sia stata proprio l’Amministrazione D’Alberto”.
“Il suo gruppo politico di riferimento ha rappresentato per anni il gruppo di maggioranza relativa al Comune di Teramo e l’unico atto prodotto in quegli stessi anni è stata una delibera che escludeva Villa Mosca dai siti di possibile realizzazione del nuovo ospedale – spiegano i consiglieri di maggioranza -. Siamo felici che nel 2019 lui e il suo gruppo abbiano cambiato idea, ma se le pubbliche amministrazioni parlano per atti si deve solo ed esclusivamente all’Amministrazione D’Alberto l’indicazione del sito di Villa Mosca, prima nel 2019 e successivamente in tutti gli atti deliberati, come area su cui costruire un ospedale nuovo e di secondo livello, punto di riferimento non solo a livello provinciale ma anche nazionale“.
“Forse il consigliere, anche nel suo ruolo di Presidente della Commissione salute del Consiglio regionale, dovrebbe preoccuparsi di dare grande attenzione anche ad altre questioni, a partire dalle liste d’attesa e dalla mobilità ospedaliera, che certificano il fallimento della politica sanitaria di questa giunta regionale – prosegue la nota -, specie se, come in questo caso, si perde tempo a presentare un rendering senza alcun progetto di fattibilità tecnica ed economica, tanto da confermare di non sapere nemmeno il costo del futuro ospedale e quindi le somme ancora da reperire, né tantomeno il come trovarle“.
“Infine, vorremmo ricordare al Presidente della commissione salute che la Regione non sta certo facendo una concessione o un regalo alla nostra città, ma semplicemente quello che è un suo dovere. La realizzazione del nuovo ospedale risponde all’esigenza di garantire ai cittadini teramani quel diritto alla salute costituzionalmente garantito, che deve essere assicurato su tutto il territorio. E, nel caso in cui non lo ricordasse, la politica sanitaria e con essa gli investimenti e i progetti di edilizia sanitaria rientrano tra le competenze proprie della Regione“.