Il consigliere regionale polemizza ancora con D’Alberto e rivendica la primogenia di Futuro In nella indicazione del sito di Villa Mosca
TERAMO – Il giorno dopo l’annuncio (checchè se ne dica è uguale a quelli dell’amministrazione di colore opposto) dell’idea progettuale del nuovo ospedale di Teramo, da localizzare a Villa Mosca, è il momento delle rivendicazioni, dei ‘io l’ho sempre detto’, ‘io avevo indicato così’. E’ stato detto ampiamente che la decisione di localizzare la nuova struttura (di cui ieri in conferenza stampa non è stata data indicazioni sul posto dei numeri letto, del costo, dei tempi di realizzazione) da 65mila metri quadrati può essere ascritta al pressing fatto dal Comitato pro-Mazzini anche con la raccolta di 10mila firme, alla proposta alternativa offerta a suo tempo dal gruppo di Futuro In guidato da Paolo Gatti, oggi consigliere regionale (e motivo di imbarazzo per l’ex candidato a sindaco della sua coalizione, Carlo Antonetti e dello stesso presidente Marco Marsilio, fautori di Piano d’Accio), ma anche del sindaco D’Alberto che, tardivamente o meno, era stato tra i primi amministratori del centrosinistra ad accogliere positivamente la destinazione urbana nel corso del convegno organizzato alla Camera di commercio.
Ma la politica non dà spazio a… condivisioni di successi. E Paolo Gatti, oggi presidente della V Commissione Sanità, attaccato da ultimo dal consigliere regionale del Pd, Sandro Mariani che aveva parlato di ‘ospedale di Barbie’, un sassolino dalla scarpa vuole toglierselo. E risponde di nuovo al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto: “Non ho alcuna voglia di animare uno sterile dibattito a mezzo stampa con il Sindaco di Teramo – premette Gatti -. Tuttavia, posto che per molto meno di quanto accaduto ieri, ad esempio per l’inaugurazione di 20 metri di marciapiede, Egli non avrebbe esitato a definire la giornata come ‘storica’, è allora necessario tornare alla verità. La verità è che il gruppo che ho fondato, Futuro In, ha sostenuto, da sempre, la localizzazione del nuovo ospedale a Villa Mosca. Dall’ottobre 2019, è stato un susseguirsi di prese di posizione pubbliche, raccolte di firme, sostegno ai comitati pro Villa Mosca. Sostenere il contrario è negazionismo puro che trasmoda nel ridicolo”.
“Ripetere tante volte una balla, non la trasforma in una verità – dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia -. In quegli anni, mentre noi sostenevamo Villa Mosca, vi erano attori pubblici che svolgevano varie riunioni per l’ospedale a Piano d’Accio. Le risulta signor Sindaco? Non ci sono forse Sue dichiarazioni che la vedono sostenitore dell’ubicazione a Piano d’Accio? Diversi attori pubblici – non so se anche Lei – disponevano perfino di una chiavetta con lo studio di fattibilità per l’ospedale in quella zona. Oggi l’avranno lanciata in uno dei due fiumi, immagino. E poi, perché quando la progettualità per Piano d’Accio approdò al Ministero e fu perfino avallata, Lei non disse una parola? La verità è che solo al tempo delle elezioni comunali del 2023 Lei cambiò idea, lasciando sbigottiti i suoi interlocutori istituzionali, con una giravolta spettacolare, optando per Villa Mosca come localizzazione per il nuovo ospedale. In quel tempo noi non criticammo l’inversione a 180 gradi, perché ci interessava il risultato per la città, anzi, apprezzammo il cambio di rotta.
“Oggi però – aggiunge Paolo Gatti – sembra darle fastidio che in soli tre mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale, e a soli due mesi dal termine dei lavori della commissione tecnica anche da Lei voluta, la Regione abbia detto una parola chiara attivando tutte le procedure per avere un serio studio di fattibilità. Ma davvero devo ricordarle che dal 2019 stiamo aspettando il cantiere del Palazzo comunale di Piazza Orsini? Addirittura vorrebbe sapere quali e quante risorse prima che il predetto studio possa definirle con buona approssimazione. Insomma, dopo le simpatiche definizioni del nuovo ospedale di Barbie e Ken, sembra che Lei abbia indossato la maschera dell’Uomo Ragno, nel tentativo di aggrapparsi a mezze verità, qualche omissione, e parecchie fantasie. È bene, Sindaco, che Lei sia contento, che in gran velocità si sia tracciato il percorso per il nuovo ospedale di Teramo a Villa Mosca, perché sarà e dovrà essere l’ospedale di tutta la nostra comunità“.
“Non sarebbe male ringraziare per questo tutti coloro che in questi anni hanno tenuto con fermezza la bandiera di Villa Mosca, questa Regione Abruzzo, ed il suo Presidente Marco Marsilio, che di fronte alle posizioni a dir poco ondivaghe ed inconcludenti assunte dal Comune, ben avrebbero potuto dirottare altrove i fondi già previsti per Teramo. E non sarebbe male se, nell’interesse della città di Teramo, Ella volesse dare un contributo fattivo in esito allo studio di fattibilità oggi attivato con concretezza e speditezza. Come ho già detto ieri, i terreni per lo scontro politico, dovrebbero essere ben altri, rispetto alla più grande opera pubblica pensata per la città di Teramo da decenni – chiude Gatti -“.