Bonolis, accordo pia illusione. Soleia punta i piedi: “Testi imposti e non negoziati”

Gira un comunicato con cui l’amministratore Iachini respinge la proposta transattiva del Comune: “Negato il diritto di discutere”. E adesso?

TERAMO – Vi eravate illusi che dopo l’annuncio di un accordo raggiunto, dell’approvazione dello schema di accordo in giunta e della fissazione al consiglio del 31 luglio della discussione in aula per l’approvazione della transazione, la vicenda stadio Bonolis era (quasi) risolta? Eppure c’è chi non si sorprende più di tanto per il nuovo colpo di scena, che riapre i giochi e condanna questo impianto a vivere una sorta di ‘damnatio aeterna’, cominciata con la posa della sua prima pietra (e la firma di questa convenzione).

Chissà perchè ma c’era sentore che la Soleia non accettasse lo schema proposto dal Comune. Era quasi scontato. Soltanto ai più ingenui è infatti potuto sfuggire come gli ultimi passaggi della vicenda, quanto a forma e coinvolgimento, fossero forieri di qualche ‘colpo di teatro’ dell’ultimo minuto. Puntualmente giunto a destinazione con un comunicato pomeridiano del gestore dell’impianto che gira in alcune redazioni (non è stato inviato ad emmelle.it) ad annunciare “che la proposta ricevuta ieri dal Comune di Teramo, per come formulata o, più precisamente, imposta, non è stata accettata e, pertanto, non è stata raggiunta alcuna intesa“.

Superando l’ostico lessico iachiniano (e dei suoi legali) si cerca di capire cosa possa essere cambiato in un atto che si ritiene essere stato redatto a quattro mani tra le due parti. L’interpretazione al momento valida è quella offerta dall’amministratore di Soleia, Franco Iachini: “Durante il negoziato, dopo aver trasmesso in data 2 luglio 2024 le nostre proposte di revisione dei testi contrattualiin attesa dunque di ricevere un riscontrosiamo venuti a conoscenza, per altre vie, che il Comune ha ritenuto di non discutere minimamente la nostra posizione: dapprima, sottoponendo alla Giunta Comunale testi contrattuali non condivisi da Soleia (e, presumibilmente, così reputavamo, ancora in corso di negoziazione; anche la relativa delibera non ci è stata ancora inviata), e, poi, inviandoci ieri i suddetti testi, suscettibili solo di essere o meno accettati….. Soleia non aveva ovviamente la presunzione di vedersi accolte tutte le sue proposte di revisione, ma quantomeno aveva il diritto di discuterle, soprattutto per tutte quelle previsioni previste all’esito degli interventi del Comune, in un’ottica di bilanciamento dei reciproci interessi”.

Gli accordie, dunque, anche le trattative a tal fine necessariesi fanno in due“, chiosa il comunicato di Soleia che conferma “il proprio impegno nel dare corretta esecuzione al rapporto concessorio, ferme e impregiudicate le sue ragioni di vederne ripristinato l’equilibrio ovvero, nel caso, le sue determinazioni di provocarne lo scioglimento“.



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