Degrado ed emergenza abitativa all’ordine del giorno della protesta di Asia Usb e Centro Politico Santacroce: “Qui nulla è cambiato”
TERAMO – Il segnale politico che arriva dalla conferenza stampa indetta dall’’Associazione Inquilini e Abitanti dell’Unione Sindacale di Base e dal Centro Politico Comunista Sandro Santacroce, questa mattina, è arrivato dritto, siamo sicuri, al sindaco Gianguido D’Alberto. E’ un altro tassello di quel nervosismo che serpeggia da tempo ormai in ambienti che il primo cittadino fino a quale tempo fa riteneva ‘blindati’. 6 dicembre 2022
Ma questa gente è stanca di annunci, massimi sistemi e proclami: l’emergenza casa va poco d’accordo con i tempi e il linguaggio della politica. Via Longo, agnello sacrificale della confusione di due amministrazioni consecutive (Brucchi e D’Alberto), è l’emblema di quanto il bisogno di una casa non sia più solo emergenza, ma questione di vita: 150 famiglie hanno fatto richiesta di un’abitazione ma quelle sfitte restano tali e nessuno della politica risponde. Qui D’Alberto ci venne appena eletto, nel luglio 2018, e promise che quello visto negli anni precedenti non sarebbe più accaduto. A marzo del 2021 addirittura presentò la svolta, mai applicata: stop all’housing sociale del centrodestra e nuovo progetto futuribile che avrebbe dovuto cambiare volto al circondario. Ancora oggi però tutto questo è lettera morta.
Il sindaco dovette correre quaggiù nel dicembre 2022, per frenare la rabbia dei residenti dopo la tragedia di Alessia e Ablie, morti in uno degli appartamenti vuoti alla ricerca di un riparo per la notte. All’indomani una pulizia profonda sembrava essere prologo di qualche cambiamento, ma via Longo ancora oggi è come prima.
“Via Longo è stata lasciata all’abbandono dopo le promesse della giunta D’Alberto – hanno detto questa mattina -, bisogna riportare l’attenzione su un problema sommerso e di scarso interesse come il diritto alla casa e all’abitare“.
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