Il Consiglio dice no alla Commissione d’indagine sul teatro chiesta dalle minoranze

Bocciata con 17 voti contro 10. L’opposizione voleva approfondire le questioni legate alla sentenza del Tar per lo sfratto di ‘SottoSopra’: la transazione è stata chiusa con 450mila euro contro i 700 iniziali

TERAMO – E’ stata respinta questa mattina in Consiglio comunale a Teramo, con 17 voti contrari e 10 a favore, la richiesta delle opposizioni di istituire una Commissione comunale di indagine sul teatro comunale, all’indomani della sentenza del Tar con cui i giudici amministrativi, accogliendo il ricorso del titolare della società commerciale che ha un’attività all’interno dell’edificio pubblico che sarà oggetto della ristrutturazione, avevano condannato l’Ente ad un indennizzo di 700mila euro.

Nel corso della discussione, in cui la maggioranza in sostanza ha definito non necessaria l’istituzione di un’altra commissione, seppur speciale, rispetto alla già esistente Commissione di vigilanza e garanzia, le opposizioni hanno accusato l’amministrazione guidata dal sindaco D’Alberto di poco trasparenza e correttezza amministrativa.

Il contenzioso tra Comune e attività commerciale (SottoSopra) era scaturito dopo lo sfratto intimato al negozio, con la motivazione che il Comune doveva procedere con il cantiere di ristrutturazione dell’edificio che dovrà ospitare il nuovo teatro Comunale. Una intimazione contestata dal commerciante, che aveva dimostrato come, due mesi prima della proroga della locazione per un ulteriore periodo, il Comune già sapeva della necessità di aprire il cantiere: La vicenda si è conclusa nei giorni scorsi, con la ratifica da parte della giunta comunale della transazione con cui il titolare di Sottosopra riceverà la somma di 450mila a titolo di indennizzo e libererà i locali entro il mese di settembre.

Leave a Comment