Ai domiciliari per omicidio, usa i social e finisce in cella

San Nicolò: siciliano rinchiuso in casa su ordine della magistratura di Messina, non rispetta il divieto imposto dal giudice e viene trasferito in carcere

TERAMO – C’è anche un siciliano trasferito in carcere a Castrogno per aver usato i social – che gli erano stati vietati dal giudice – durante la detenzione ai domiciliari, tra le persone controllate e perseguite nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito dai carabinieri in città, nelle frazioni e a Montorio.

L’uomo, residente a San Nicolò a Tordino, che scontava ai domiciliari una pena per un omicidio commesso fuori dalla nostra. regione, secondo i magistrati di Messina avrebbe utilizzato i social durante il regime di restrizione e per questo il giudice ha deciso per un provvedimento di aggravamento della misura cautelare. Per questo i carabinieri lo hanno prelevato e trasferito in cella a Castrogno.

Nel corso del servizi straordinari sono stati controllati 115 mezzi, identificate 200 persone, controllati 14 soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, ispezionati 9 esercizi pubblici. In città è stato denunciato un teramano che all’interno di u n negozio, approfittando di un momento di disattenzione della cassiera, si era impossessato del denaro contenuto nel registratore di cassa, circa 1.000 euro. Gli è stato notificato anche il foglio di via. Nei controlli alla circolazione stradale 4 soggetti, alla guida delle proprie autovetture, sono risultati positivi all’assunzione di alcool, mentre due positivi agli stupefacenti.

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