Il 30 luglio 2007 veniva a mancare un pilastro dello sport cittadino e anima della Coppa Interamnia. Nel suo ricordo il monito alle istituzioni per rilanciare la tradizione della kermesse internazionale
TERAMO – Sono trascorsi 17 anni da quel tragico giorno in cui la notizia della sua scomparsa ci raggiunse a diverse centinaia di chilometri da casa. All’ospedale di Pescara, in quel reparto che ci aveva dato una illusione di salvezza, veniva a mancare il nostro caro amico Giorgio Binchi. Era il 30 luglio 2007, aveva 44 anni. Ancora oggi la commozione è forte, blocca il respiro. Allora scrivemmo che si era spento il sorriso di Teramo, quel sorriso in cui Giorgio racchiudeva tutto il suo essere: buono, generoso, altruista, disponibile, risolutivo.
Quella mattina si fermò anche il consiglio comunale: il sindaco Gianni Chiodi non trattenne la commozione nell’annunciare all’aula la scomparsa di uno dei più teramani di sempre. E il suo ricordo, anche per il fatto che al suo nome è doverosamente legata, si rinnova più intenso in occasione della Coppa Interamnia, di cui lui fu animatore, fondatore, sostenitore. Sarà un caso, ma dalla sua dipartita quella manifestazione non è stata più la stessa, perchè anche la complessa macchina operativa dietro alla kermesse, subì un colpo da ko per l’assenza di Giorgio.
Anche la maggiore società di pallamano cittadina perse un faro illuminante. Dalla vecchia Met-Eur Interamnia poi alla Teramo Handball, attraverso le diverse versioni sponsorizzate (dalla stessa Met-eur alla Emmelle Naca alla Gran Sasso Laga Park, Glm e infine Teknoelettronica), Giorgio era stato protagonista laborioso e determinante nella gestione extrasportiva. Quell’anno, la Tekno gioco il campionato con il suo nome impresso sulle divise da gioco, portandolo ogni volta in campo con sè, e anche in quel caso Giorgio fu decisivo come portafortuna: il 3 maggio 2008, la squadra biancorossa, pur sconfitta a Pressano, ottenne con due turni di anticipo la vittoria del campionato, conquistando una promozione in Serie A d’Elite storica, ancora oggi il traguardo più alto mai raggiunto da una squadra cittadina di pallamano maschile. Fu il suo regalo a una disciplina che aveva amato da bambino, pur non avendola mai giocata.
Nel suo nome vive ancor oggi l’attività sportiva di tantissimi giovani teramani che amano la pallamano. Nel settembre del 2007, il Consiglio comunale discusse la proposta all’ordine del giorno di intitolare a Giorgio il Palacquaviva, diventato palcoscenico della pallamano dopo lo ‘sfratto’ dal Palaska ad opera della pallacanestro poi scomparsa. L’11 novembre, 2011. a distanza di quattro anni dalla scomparsa, in occasione di Teramo-Conversano, trasmessa in diretta televisiva da Raisport, gli amministratori comunali alla presenza dei famigliari, disvelarono la targa che dedica l’impianto alla sua memoria, battezzando da allora l’impianto in PalaGiorgioBinchi. Il 17esimo anniversario della sua scomparsa diventa in questi giorni ancora più significativo per ‘svegliare’ le coscienze degli enti e delle istituzioni chiamati al capezzale della Coppa Interamnia, affinché nel rispetto del lavoro e della passione profusi da Giorgio Binchi nella Coppa, si impegnino fino in fondo per farla continuare a vivere e riportarla ai fasti di un tempo.