Il torrido pomeriggio di Carapollo ha messo in risalto l’attaccamento e la responsabilità di amministratori e dipendenti con gli idranti in mano e le bestiole portate in braccio per metterle in sicurezza
TERAMO – Ci sono le squadre dei vigili del fuoco e dei volontari antincendio, eroici nell’altoforno che brucia a Carapollo, e ci sono loro, quelli che un incendio fino a ieri lo temevano e soprattutto non lo avevano mai affrontato. Il personale della Teramo Ambiente, quelli che si curano del canile comunale, i dipendenti comunali della protezione civile e il vigile ecologico Vincenzo Calvarese (tra i primissimi a mettere piede nell’inferno della boscaglia per aiutare le persone e gli animali negli orti e offrire supporto logistico): hanno dato l’anima nel torrido pomeriggio di questi manciata di ettari quadrati tra la collina della Specola e le sponde del Tordino.
Il centro di trasferenza della TeAm all’improvviso, a causa del vento che spirava in direzione della città, si è ritrovato ad essere epicentro dell’incendio, con mezzi, rifiuti stoccati, palazzine (inceneritore compreso) e dipendenti a rischio. E’ scattata subito il piano antincendio sul quale il personale si è preparato, e sono comparsi gli estintori mobili in dotazione, e gli idranti che tutti, nessuno escluso, a turno, hanno imbracciato per aiutare i pompieri nel ‘bagnare’ il bosco attorno e rallentare l’aggressione del fuoco, in attesa di un intervento risolutore dall’alto con elicotteri e Canadair. Detta così sembra sia stato facile, ma non è stato semplice: il presidente Sergio Saccomandi in testa, seguito dai dirigenti, ingegneri e il personale di turno, si sono suddivisi i compiti e le ruspe hanno cominciato a sgombrare la zona dell’ecocentro per sottratte all’eventuale propagarsi dell’incendio materiali facilmente infiammabili o i mezzi stessi della raccolta differenziata. Assieme ai pompieri hanno lavorato sostenendosi a vicenda, e ricevendo anche i complimenti del Direttore della Protezione civile regionale, Mauro Casinghini, che vista la gravità della situazione ha raggiunto Teramo per seguire da vicino, assieme al sindaco Gianguido D’Alberto, le operazioni di spegnimento.
E in queste ore di tensione e tanto impegno solidale, non è mancato il supporto diretto e vicinissimo degli assessori: da Graziella Cordone, tra i primissimi amministratori intervenuti sul posto, all’assessore Graziano Ciapanna, all’assessore Mimmo Sbraccia, hanno offerto la loro presenza in segno di responsabilità. Qualche decina di metri più in là, un altro assessore, Pina Ciammariconi, ha subito risposto presente per aiutare veterinari, personale e volontari a mettere in sicurezza i cani ospitati nella vicina struttura comunale, minacciata anch’essa come non mai fino ad oggi, dalle fiamme. Alla fine, portandone anche tanti in braccio con amorevole presenza, in una drammatica corsa contro il tempo, ben 50 cani sono stati rifugiati nell’edificio annesso, mentre tutto attorno si bagnava il terreno per respingere il fuoco. Un pomeriggio da applausi a tutti.
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