Investigatori al lavoro: non avrebbe utilizzato inneschi. Sentiti alcuni testimoni su una presenza sospetta prima del rogo. Il personale della TeAm lavora per mettere in sicurezza il perimetro del centro di trasferenza
TERAMO – I carabinieri forestali, con l’ausilio del vigile ecologico del comune di Teramo e un funzionario dei vigili del fuoco di Teramo, avrebbero individuato il punto di accesso del folle (o dei folli) che hanno appiccato il fuoco alla collina di Carapollo. C’è infatti una prima traccia investigativa, su un terreno demaniale, una volta delimitato da una sbarra oggi in disuso (nella foto), che immette su un’area boschiva fatta di sterpaglie e bassa vegetazione lungo la strada comunale che porta al ‘lago Cardelli’, a circa un paio di chilometri dal centro di trasferenza della Teramo Ambiente.
E’ qui che potrebbe aver avuto accesso il piromane. Avrebbe raggiunto una zona nascosta dalla boscaglia per poi accendere direttamente il fuoco, senza utilizzare inneschi, bensì approfittando del fondo particolarmente secco del sottobosco. Da lì sarebbe stato un attimo: le fiamme, alimentate dal vento caldo, si sono estese per il fronte collinare, minacciando quattro abitazioni, un’azienda agricola, il centro di trasferenza della TeAm e il canile comunale, bruciando alla fine oltre 30 ettari di terreno. In parallelo alle verifiche sul terreno, gli investigatori stanno vagliando anche alcune importanti testimonianze, tra le quali quella di una donna, sentita oggi dai carabinieri, che avrebbe notato la presenza di una persona sospetta nella zona del probabile innesco, segnalandone anche il tipo di autovettura a bordo della quale si muoveva. Nelle ultime ore, è emerso anche un altro dettaglio: una delle persone in passato denunciate per analoghi episodi come quello di ieri e dunque con precedenti specifici, sarebbe stato notato nella prima mattinata di oggi nella zona.
Nel frattempo, al centro di trasferenza della TeAm – dove per tutta la notte c’è stato un presidio di vigili del fuoco e volontari -, questa mattina i pompieri sono tornati per spegnere sul nascere due nuovi focolai, nella stessa zona battuta ieri anche con l’intervento dei velivoli antincendio. Il personale della Teramo Ambiente, intanto, alla presenza del presidente Sergio Saccomandi e dell’assessore all’ambiente Graziella Cordone, sta provvedendo a bonificare l’area attorno al recinto dell’ecocentro, e nelle prossime ore realizzeranno gradoni e trincee, oltre a una completa pulizia della vegetazione spontanea, per creare una barriera naturale che impedisca più efficacemente il propagarsi delle fiamme in caso di un nuovo incendio.