Eraldo e Pino, l’addio a due servitori della città di Teramo

Con la scomparsa del tenente Chiarini e del factotum Urbani, la comunità perde due esempi di protagonismo nel sociale a diversi livelli. Oggi i funerali al Sacro Cuore e al Cuore Immacolato

TERAMO – Oggi la città di Teramo dà l’addio, in due distinte cerimonie funebri, a due persone che nella loro vita hanno rappresentato ciascuno un ruolo importante nella società civile, diventando a loro modo dei personaggi storici della teramanità. Eraldo Chiarini e Giuseppe ‘Pino’ Urbani, hanno offerto il proprio contributo alla comunità, il primo quale guardia municipale (si chiamavano così prima dell’avvento dell’attribuzione di ‘polizia locale’), il secondo come dipendente della Asl locale e poi come attivissimo volontario in diversi campi.

Se ne sono andati nello stesso giorno, Chiarini a 72 anni, Pino a 78, sconfitti solo dalla malattia che ne aveva minato le forze. Eraldo Chiarini era stato tenente della polizia municipale, uno dei due in servizio quando al comando c’erano tre ufficiali compreso il comandante, e tanta truppa che ogni giorno batteva la città in lungo e in largo, costituendo un vero ‘esercito’ armato di blocchetti di verbali ma soprattutto presente al controllo del territorio. Lo piangono la moglie Irene e i figli Alessandro e Stefano, che oggi lo hanno accompagnato nell’ultimo viaggio terreno nelle esequie celebrate questa mattina nella chiesa del Sacro Cuore di via Pannella, a Teramo.

Pino Urbani fino alla fine dei suoi giorni non è voluto mancare dove c’è stato da lavorare per svolgere un ruolo attivo nel terzo settore. Storico infermiere del primissimo Sert – entrò nella Asl, allora Ospedali Riuniti, nel 1967 – ha trascorso la sua vita sempre in prima linea, animato da un senso di responsabilità e facendo della disponibilità la sua caratteristica principale. ‘Ventaddò’ (22), come era soprannominato per la sua vena di dissacrante simpatia, lo trovavi dovunque serviva una mano: da ultimo era stato eletto come componente della Macroarea 1, ma era diventato un must vederlo vestito con la tuta gialla e blu della protezione civile nelle emergenze come nelle manifestazioni di piazza, e solerte curatore della rotonda di viale Cavour annessa alla sede della Sezione alpini di Teramo: è merito suo se l’aiuola era curata e sempre decorosa (nella foto mentre si occupa della sua sistemazione). In tanti lo saluteranno oggi pomeriggio alle 16 nella chiesa del ‘suo’ Cuore Immacolato di piazza Garibaldi, stringendosi alla figlia Alessandra e alla nipote Asia.

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