Il Comune ‘spalma’ 5 mln della cassa e compra la ex Banca d’Italia

Passano in Consiglio (a maggioranza) le delibere che assestano il bilancio e impegnano 9 mln di mutui: ci sono investimenti per via Longo, l’anticipo a Iachini per il Bonolis ma anche fondi per le manutenzioni e qualche debito dei vecchi governi cittadini

TERAMO – Approvati a maggioranza, in consiglio comunale a Teramo, le delibere che riguardavano l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, che ammonta a poco più di 5 milioni di euro, e quella per l’acquisto dell’immobile ex Banca d’Italia in via Carducci che oggi costituisce sede del Municipio oltre agli indirizzi in ordine alla razionalizzazione del patrimonio e contrazione di mutui per edilizia residenziale pubblica, scolastica e culturale e viabilità.

L’assessore al bilancio Stefania Di Padova ha illustrato come i 5 milioni di euro verranno ‘spalmati’ con investimenti nei diversi settori. Le quote maggiori riguardano lo stadio Bonolis (2 milioni di euro come anticipo dell’accordo transattivo per ‘riavere’ la gestione sportiva dello stadio Bonolis, da versare nelle casse della Soleia di Franco iachini) e l’accantonamento per far fronte al bilancio in crisi del Mo.Te., di cui il Comune è maggior azionista. Quelle quote valgono circa 930mila euro.

Dell’avanzo di amministrazione 280mila euro andranno al patrimonio per la manutenzione ordinaria e scolastica, 114mila per gli impianti sportivi, 150mila per la rivitalizzazione della città, 170mila per i punti luce, 250mila per il trasporto e le mense scolastici, 770mila per la manutenzione delle strade, quasi 500mila come quota del Pnrr destinata alla ‘casetta sul fiume’, 100mila per la riqualificazione piazzale San Francesco, 110mila per le attività di avvio della tariffazione puntuale nel polo integrato sostenibile. 360mila per le bollette non pagate tra il 2014 e il 2017, 180mila per la manutenzione del verde, 128mila serviranno per l’acquisto di un mezzo e di auto per la Protezione Civile, 65mila per la manutenzione dei parchi gioco, 125mila per il rinnovo del fondo contrattuale, 270mila per le ispezione dei ponti. Una quota di 700mila euro costituirà un futuro accantonamento per saldare un debito con la Asp1 accumulato fino al 31 dicembre 2016 per quote di assistenza anziani ospitati nella casa di riposo De Benedictis.

Particolarmente dibattuto l’argomento dell’acquisto della sede ex Banca d’Italia, che costerà 1,350 milioni di euro, che il Comune pagherà con l’accensione di un mutuo, le cui rate (100mila euro annui) saranno ammortizzate con quanto al momento l’amministrazione sborsa per l’affitto (96mila euro all’anno). La delibera su questo punto (emendata dal consigliere Core del Gruppo Misto per chiedere un’accelerazione della procedura) porta con sè altri mutui da contrarre, per un totale complessivo di circa 9 milioni disponibili per investimenti. Tra questi il più importante è quello che metterà a disposizione circa 2,5 milioni per ristrutturare due palazzine di via Longo, risorse per le manutenzioni (circa 2,5 milioni) e un milione per le scuole cittadine.

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