La 42enne colpita sulla spiaggia di Alba lo scorso 3 agosto non si è più ripresa dopo l’arresto cardiaco successivo alla scarica elettrica
TERAMO – Non ce l’ha fatta Pamela Di Lorenzo, la 42enne barista di Alba Adriatica che dallo scorso 3 agosto lottava per non morire nella rianimazione dell’ospedale Mazzini, dopo un lungo arresto cardiaco provocato dalla violenta scarica elettrica del fulmine che l’aveva colpita mentre era in spiaggia ad Alba.
Purtroppo nella giornata di oggi si è concluso l’accertamento di morte clinica sulla base di criteri neurologici, che ha confermato l’assenza di attività cerebrale. La giovane donna albense, che si trovava con un’amica mentre si spostava da uno chalet all’altro (dal Piccolo chalet ai Caraibi) quando sull’arenile è piombato il fulmine, nonostante non ci fosse ma si annunciava un temporale, non si è mai ripresa dopo il soccorso. Il suo cuore aveva ripreso a battere grazie all’intervento del personale sanitario del 188 che aveva potuto utilizzare il defibrillatore che vanamente i primi soccorritori sul posti avevano cercato sul lungomare.
Grazie all’impegno di un bagnante, che si era subito prodigato a praticare il massaggio cardiaco alla povera malcapitata, era stato possibile poi far ripartire il cuore e stabilizzare la donna, per essere trasportata in eliambulanza al Mazzini di Teramo. Ma qui oltre alla sedazione farmacologica a cui era stata sottoposta, non è stato possibile sottrarla alle tragiche conseguenze del prolungato stato di ipossia e di sofferenza cerebrale, che l’ha portata adesso alla morte clinica.
La notizia ha scosso molto. l’ambiente di Alba Adriatica dove la donna e il suo compagno Alessandro sono molto conosciuti. La coppia ha anche un figlio minorenne. La donna aveva a lungo lavorato nella nota pasticceria ‘4 stelle’ e poi in un’altra caffetteria.