L’attuale direttore generale dell’Istituto zooprofilattico assume l’incarico per 24 mesi. Soddisfazione di Marsilio, Liris, Testa e Sigismondi
TERAMO – A distanza di tre mesi dall’entrata in vigore del decreto che lo istituisce, la presidenza del Consiglio dei ministri, su proposta del ministero della Salute, ha nominato il teatino di Torino di Sangro, Nicola D’Alterio, 54enne direttore generale dell’Istituto zooprofilattico ‘Caporale’ di Teramo, quale Commissario straordinario nazionale per il contrasto e l’eradicazione della brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina e della tubercolosi bovina e bufalina.
Nell’Italia della parcellizzazione degli incarichi, anche questo viene salutato con enfasi dalla nomenklatura di Fratelli d’italia, a partire dal governatore Marco Marsilio per continuare con la ‘triade’ parlamentare Sigismondi-Testa-Liris. Il Commissario avrà il compito di “completare il processo di eradicazione sul territorio nazionale della brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina e della tubercolosi bovina e bufalina” e “valutare l’efficacia delle misure di profilassi adottate dagli enti territoriali“: l’incarico avrà una durata di 24 mesi (prorogabile per altri due anni), opera presso la Direzione generale della Sanità animale del Ministero della Salute, è compatibile con altri incarichi pubblici e non gli spettano compensi, gettoni di presenza o altri emolumenti comunque denominati ad eccezione dell’eventuale rimborso delle spese.