Pamela, espianto per regalare la vita. La famiglia chiede di verificare i soccorsi

Arrivate da quattro ospedali le equipe che hanno prelevato gli organi della mamma 42enne morta per il fulmine ad Alba. Aperta un’inchiesta, la magistratura ha disposto l’autopsia

ALBA ADRIATICA – Mentre la comunità di Alba Adriatica si stringe alla famiglia di Pamela Di Lorenzo, la mamma di 42 anni morta dopo sei giorni di agonia da quando era stata colpita da un fulmine sulla spiaggia, si compie l’ultimo grande generosissimo dono di questa donna descritta da tutti come mite e du grande animo: la donazione dei suoi organi. Dal tardo pomeriggio di oggi, all’ospedale Mazzini, si sono incrociate le equipe di 4 ospedali italiani diversi, provenienti da Torino, Napoli, Roma, L’Aquila, per effettuare l’espianto di cuore, polmoni, fegato, reni e cornee, che andranno a regalare ad altrettanti pazienti, poco meno di una decina, un’altra chance di vita.

La procedura di donazione, messa in moto dopo l’assenso dei famigliari all’espianto, dato anche per esaudire un desiderio in vita di Pamela, segue l’accertamento di morte cerebrale e dunque di decesso, eseguito ieri dai medici della rianimazione del Mazzini sulla base di criteri neurologici. Una volta concluso il prelievo degli organi da parte dei chirurghi che poi torneranno nelle rispettive sedi per i relativi trapianti, sarà invece eseguita l’autopsia, che il magistrato di turno ha affidato all’anatomo-patologo Giuseppe Sciarra, su richiesta dalla famiglia, con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto soprattutto durante la fase dei soccorsi.

Solo una volta eseguite queste formalità giudiziarie, sarà possibile procedere con le esequie.

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