Il rito si rinnova dal 1295. Fino al 22 agosto attraversandola sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria
ATRI – Si è ripetuto nel pomeriggio ad Atri il tradizionale rito dell’apertura della Porta Santa della Concattedrale, anticipato dal corteo storico di figuranti dal Teatro comunale fino in via Elio Adriano, con la giovane atriana Marta Mutoschi a rappresentare la Dama che ha portato il Martelletto. Dieci le città che hanno sfilato con il proprio gonfalone: L’Aquila, Teramo, Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Silvi, Pineto, Campli, Morro D’Oro, Castilenti e Montefino, oltre alla Regione Abruzzo e alla Provincia di Teramo.
E’ stato il vescovo di Teramo-Atri, monsignor Lorenzo Leuzzi, ad aprire la Porta Santa situata sul lato della Cattedrale dopo i rintocchi di rito, secondo un rito che si ripete dal 1295 (la prima apertura) mentre la bolla è del 1294. Stasera alle 21, la giornata si concluderà con il Concerto ‘Le Arti son donne: MedioEvoco‘ a cura del Coro Femminile ‘Claricantus‘ con il MelodiEnsemble nel Cortile di Palazzo Acquaviva.
Domani, Ferragosto, per le solennità dell’Assunta saranno cxelebrate le Sante messe alle 7:30, alle 10 e alle 11:15. Dopo quella delle 19 ci sarà la processione. La Porta Santa sarà chiusa il 22 agosto, dopo la messa delle 19, quando verrà ricollocato l’Ostacolo: in questo periodo, chi l’attraverserà potrà ricevere l’indulgenza plenaria.
“Vedere Atri così gremita, nonostante il caldo, per questo antichissimo rito – hanno dichiarato il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti e l’assessore alla cultura e al turismo, Domenico Felicione – è sempre una grande emozione. Ringraziamo ancora una volta, a nome di tutta l’amministrazione comunale, il vscovo Monsignor Lorenzo Leuzzi per il suo rinnovato legame con la comunità atriana, ai tedofori per aver collegato L’Aquila con Atri portando la fiaccola del perdono e a tutti coloro che hanno partecipato al corteo e quanti hanno lavorato per la riuscita dell’iniziativa”.