Demolito il Campetto Occupato, scoppia la polemica

Giulianova: ruspe e forze dell’ordine nell’ex depuratore per abbattere l’edificio e sfrattare due senzatetto. Solidarietà da Cgil e Uil. In forte agitazione la galassia anarchica

GIULIANOVA – Ruspe, forse dell’ordine, assistenti sociali, ambulanza e volontari della Croce rossa: l’annunciato sgombero del ‘campetto occupato’ all’Annunziata a Giulianova ha riempito di feroci polemiche la giornata di Giulianova. Lo stabile annesso che insiste sulla proprietà che fu della Ruzzo Reti e che oggi è del Comune, è stato demolito dai mezzi meccanici, e la coppia che aveva trovato riparo all’interno è stata sfrattata tra le proteste dei giovani che avevano fatto dell’ex depuratore un centro di aggregazione che viveva di tante iniziative.

Sulla vicenda si spacca ovviamente il fronte sociale, tra i commenti e le attestazioni di solidarietà che riempiono il web da stamattina. Si parte dal comunicato ufficiale del Comune di Giulianova, che ha spinto per riavere il possesso dell’area perchè intenzionata a realizzare un progetto di riqualificazione del valore di 1,5 milioni di euro di fondi Pnrr.

Questa mattina è stato eseguito lo sgombero dell’area di proprietà del Comune di Giulianovaed in precedenza della Ruzzo Reti – occupata abusivamente dal gruppo anarchico del Campetto Occupato – scrive il Comune in una nota -. Come visibile dalle testimonianze, lo spazio che manifesta evidenti condizioni di degrado e precarietà igienico-sanitaria adibito dagli occupanti a luogo di bivacco e di festa, sarà restituito alla libera collettività. Con la demolizione delle ormai logore strutture da parte della ditta appaltatrice sono già iniziati i lavori che porteranno in breve tempo un nuovo spazio riqualificato, altro gioiello per Giulianova. L’amministrazione restituirà così ai giuliesi un nuovo accogliente e vivibile spazio di cui tutti potranno goderne”.

Fa da contraltare alle motivazioni espresse dall’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Jwan Costantini, la solidarietà espressa ai giovani del campetto occupato (e ai senzatetto che sono stati cacciati fuori dalla struttura) dai sindacati Cgil e Uil, a firma dei loro segretari generali di Fiom e Fim, rispettivamente Natascia Innamorati e Marco Boccanera: “Noi non possiamo dimenticare la solidarietà delle ragazze e dei ragazzi del Campetto occupato alle lavoratrici e ai lavoratori in presidio o in sciopero – scrivono i sindacalisti. Noi non possiamo dimenticare la loro presenza e vicinanza fuori ai cancelli della Atr, della Selta, della Betafence, della Johnson Controls, della Valle del tubo, per citarne alcune. Noi non vogliamo dimenticare e non vogliamo essere indifferenti, perché noi siamo e saremo sempre dalla stessa parte: quella degli ultimi! Mentre le fabbriche muoiono, la politica si adopera per sgomberare spazi sociali, solidali e liberi!“.

Solidarietà ai ragazzi del Campetto Occupato è arrivata anche da Casa del Popolo di Teramo, Collettivo Malelingue, 99 Cosse, Sinistra Italiana e dalle consiglieri comunali di ‘Europa Verde Martinsicuro’, Marta Viola, e di ‘Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune’, Simona Lattanzi.

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