Teramo violenta, il Comitato aspetta le telecamere e le luci del Comune

Riunione in prefettura dopo i casi di piazza Martiri. Gli occhi elettronici diventano 92, più illuminata la Villa. Per Stelo va attenzionata la galassia minorile cittadina. Richiamo ai bar che vendono alcolici agli under

TERAMO – Nel dibattito su cosa sta accadendo a Teramo, da qualche mese a questa parte e segnatamente a quanto si è verificato in centro storico con una recrudescenza di episodi di violenza e risse, si registra finalmente la riunione di un apposito Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi ieri pomeriggio in prefettura.

Tra ridondanti apprezzamenti all’efficacia della prevenzione sul territorio e formalità, sembra che nel palleggio delle competenze e dei ruoli il… cerino sia rimasto in mano al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, presente anche lui alla riunione governativa. Il perché sembra racchiuso nel comunicato stampa diffuso dalla prefettura, in cui il succo è che si aspetta la conclusione dell’installazione delle ultime telecamere, prevista per la prossima settimana. A quel punto la città avrà una dotazione complessiva di 92 ‘occhi elettronici’, ma anche una illuminazione più efficace delle arterie principali e delle zone strategiche della città ma soprattutto più unità di polizia locale. E lo stesso sindaco ha confermato che sul fronte dell’illuminazione, si sta intervenendo con un adeguato potenziamento dei punti luce alla Villa Comunale ‘Stefano Bandini’.

Se è vero che il questore appena nella giornata di ierii ha riferito dell’ingresso in servizio di 12 giovani poliziotti (a sostituire per la maggior parte colleghi andati in pensione), il primo cittadino ha assicurato che l’attuale numero di 28 agenti della municipale sarà maggiormente impegnato in futuro “nell’attività di rilevazione di incidenti stradali e di soste non consentite, in modo da assicurare un migliore e più capillare impiego delle forze dell’ordine nel controllo del territorio di specifica competenza, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati”.

Su un aspetto, al prefetto è sembrato importante soffermarsi e approfondire: la vendita di alcolici ai minorenni, che in città sta costituendo fenomeno preoccupante. Quanto ai recenti episodi di violenza, il prefetto Stelo la pensa così: “Gli episodi avvenuti di recente, pur non incidendo sui dati in positivo forniti dalle Forze dell’Ordine il cui intervento, va sottolineato, è sempre immediato, fanno emergere la necessità di attenzionare la problematica relativa alla condizione minorile. Tutti, a qualsiasi livello e non solo istituzionale, devono prestare particolare attenzione e sensibilità al tema del controllo, tutela e grado di inclusione sociale dei minori. Prevenire forme di abbandono e disagio è la prima misura utile a garantire maggiore sicurezza”.

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