Corse montane della Tua, assolti padre e figlio

I due, entrambi dipendenti dell’azienda di trasporto regionale, riabilitati dopo anni dall’accusa di truffa sui percorsi

TERAMO – Dopo anni di ‘gogna’ mediatica e una fiduciosa attesa della sospirata verità processuale, Antonio Di Luigi, teramano di 44 anni, autista della Tua, e il padre Mauro, 65 anni all’epoca dei fatti coordinatore di esercizio Tua per la provincia di Teramo e oggi in pensione, sono stati assolti con formula piena, dal giudice monocratico Francesco Ferretti, dalla contestazione di truffa ai danni dell’azienda di trasporto pubblico regionale.

La Procura di Teramo nei confronti di padre e figlio muoveva l’accusa di aver fatto risultare, tra maggio e settembre del 2020, lo svolgimento regolare delle corse pomeridiane che servivano le località di Montorio, Fano Adriano e Pietracamela, sul circuito Prati di Tivo e Intermesoli, senza che realtà l’autobus effettuasse i percorsi. Sempre secondo l’accusa della procura, Mauro Di Luigi, nella sua veste di coordinatore di esercizio per la provincia di Teramo, avrebbe proposto all’azienda di trasporto il ripristino di alcune corse montane soppresse nel periodo della pandemia, per poi consentire al figlio autista di non effettuarle.

I tragitti sarebbero terminati in anticipo ma nei fogli di servizio sarebbero risultati regolarmente svolti, ottenendo il normale pagamento di stipendio e indennità, per un ammontare secondo la procura indebitamente percepito di circa mille euro. Tutte situazioni e condizioni che la pubblica accusa non è riuscita a dimostrare nel lungo e complesso dibattimento: per padre e figlio, difesi degli avvocati Giovanni e Riccardo Moretti, è arrivata la soluzione con formula piena.

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