Prati di Tivo, il prefetto scrive a tutti: “Restituite la stazione alla collettività”

Il comprensorio in ostaggio da anni e la seggiovia negata anche alle forze di soccorso impegnate nelle ricerche di Lanciotti: la lettera di Stelo arriva anche sul tavolo del presidente del tribunale

TERAMO – Per la prima volta da quando i Prati di Tivo sono diventati un problema e non una risorsa, interviene anche il Prefetto a ‘raccomandare’ ai protagonisti della vicenda il massimo dell’impegno nell’individuare una soluzione definitiva e permettere che la stazione turistica riesca ad esprimere il suo pieno potenziale,

Sarà forse perché anche il rappresentante del Governo, di recente, ha avuto a che fare con la paradossale impossibilità di usare la seggiovia per trasferire le squadre di soccorso in quota (impegnate nelle ricerche di Giorgio Lanciotti), sta di fatto che Fabrizio Stelo ha preso carta e penna e ha scritto a tutti gli attori coinvolti nell’annosa diatriba sull’apertura sì-apertura no’ della stazione del Gran Sasso teramano. Tra i destinatari della sua lettera ci sono dal presidente della Regione a quello della Provincia, dal sindaco di Pietracamela al direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile regionale, dall’Asbuc di Pietracamela alla Gran Sasso Teramano, dall’Ente Parco Gran Sasso Monti della Laga al gestore Marco Finori, ma per conoscenza c’è anche quel presidente del tribunale di Teramo, un cui giudice, il prossimo 28 ottobre, applicherà in concreto quanto annunciato in una precedente ordinanza, ovvero o la vendita a Finori o il ritorno degli impianti alla Gst.

Il problema però è costituito dal poco tempo per salvare la stagione invernale, ammesso che possa essere diversa dalle precedenti sotto il profilo meteo, e cioè che porti nevicate abbondanti. Lo anche il prefetto Stelo, che ha dunque (finalmente) deciso di intervenire anche lui.

Come noto, la fruizione degli impianti sciistici dei Prati di Tivo è impedita da diversi anni, con evidenti ricadute negative sul tessuto socio-economico della nostra Provincia. Difatti, persistenti problemi di apertura che interessano gli impianti, rendono inespressa l’enorme potenzialità di volano per l’economia e per lo sviluppo sociale non solo di tutta la zona, ma dell’intero territorio provinciale il quale offre, nel raggio di 40 km, un variegato insieme, più unico che raro, di bellezze storico-paesaggistiche. Oltre a ciò, le ricadute negative riguardando anche la gestione delle emergenze di protezione civile, vista la necessità che potrebbero offrire, in tal senso, gli impianti di risalita.

Nonostante ciò, anche in queste ultime stagioni invernali condizionate dalla chiusura degli impianti, la località – a dimostrazione della sua importanza per la comunità teramana – ha accolto un discreto numero di turisti giornalieri, provenienti dal nostro territorio e non solo. Malauguratamente, malgrado gli sforzi profusi dai soggetti competenti per favorire i necessari adempimenti per la riapertura del Comprensorio, in condizioni di sicurezza, non vi sono ancora sviluppi positivi nella vicenda in questione. Tale situazione (e il diffuso malcontento che ne deriva), deve spingere ogni player a compiere tutto quanto sia nelle sue facoltà per restituire il comprensorio sciistico alla comunità.

Ciò posto, si chiede alle Signorie Loro di voler intraprendere, con ogni consentita urgenza, ogni iniziativa volta alla riapertura degli impianti, nelle doverose condizioni di sicurezza per la pubblica e privata incolumità, al fine di consentire la fruizione del Comprensorio sciistico di Prati di Tivo alla collettività. Nel rimanere a disposizione per ogni iniziativa utile di competenza, si confida nella massima collaborazione e si ringrazia anticipatamente“.

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