Stop alla caccia al cervo fino al 7 novembre

Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar, presentata dalle associazioni animaliste. Ma l’abbattimento non è partito per difficoltà organizzative degli Atc

L’AQUILA – La sezione sesta del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalle associazioni Lav, Lndc Animal Protection e Wwf Italia contro l’abbattimento di 469 esemplari di cervo in Abruzzo.

Le associazioni avevano impugnato l’ordinanza del Tar Abruzzo che, mercoledì scorso, aveva dato il via libera all’abbattimento. Il
presidente della sezione, Carmine Volpe, si è espresso con un provvedimento urgente e ha sospeso la delibera della Giunta
regionale d’Abruzzo, fissando l’udienza in camera di consiglio per il 7 novembre. L’inizio della caccia, fissato per oggi, era comunque slittato per questioni burocratiche.

Le nostre istanze sono state ritenute meritevoli di approfondimento“. Lo dichiara l’avvocato Michele Pezone che ha curato il ricorso al Consiglio di Stato per conto di Lav, Lndc Animal Protection e Wwf Italia contro l’abbattimento di 469 esemplari di cervo in Abruzzo come stabilito dalla delibera di Giunta regionale n. 509 dell’8 agosto 2024. “Se il presidente ha accolto la nostra richiesta, fissando l’udienza in camera di consiglio, vuol dire che i nostri motivi di ricorso sono stati presi in considerazione e saranno esaminati nell’udienza del 7 novembre“.

La caccia, questa mattina, non era partita per alcune difficoltà logistiche incontrate dagli Atc. “Dobbiamo ritenerci fortunati anche per questi intoppi burocratici, altrimenti si sarebbe corso il rischio di iniziare a sparare contro i primi esemplari fino allo stop che poi ha dato il Consiglio di Stato – ha conclude Pezone -“.

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