Da questa sera finisce un’epoca che durava dal 1961, dall’inaugurazione dei Grandi magazzini. Si torna alla destinazione esclusiva culturale, dopo l’abbattimento del 1959
TERAMO – La chiusura di quella saracinesca, questa sera, ha costituito una svolta epocale. Perchè con il trasferimento dell’attività ‘Sottosopra’, ultima in ordine di tempo, dopo 63 anni si torna all’antico: l’edificio del Comunale di via Rozzi non ospiterà più un negozio ma tornerà ad essere solo un teatro, come lo era prima del 1961, quando furono inaugurati i grandi magazzini Standa, prima dell’abbattimento cominciato il 30 novembre 1959.
E’ stata la stessa società proprietaria del negozio di abbigliamento, la Vero Srl, ad annunciare la chiusura e il trasferimento negli altri punti vendita su corso San Giorgio e a San Nicolò. “In questi anni abbiamo avuto l’onore di accogliere oltre 200mila visitatori unici l’anno, molti da fuori regione – si legge nel post su Instagram -“. Si volta pagine e si torna all’uso esclusivo dell’edificio a scopo culturale e associativo, con buona pace di tutti coloro che in questi anni hanno ‘maledetto’ la decisione dell’allora amministrazione comunale di Teramo, guidata dal sindaco illuminato Carino Gambacorta (approvata con 23 voti favorevoli su 25 consiglieri presenti), che sancì la demolizione del vecchio teatro con platea e 56 palchi da 600 spettatori inaugurato nel 1868. Fu immolato sull’altare della modernità, per accogliere al suo interno, nel nuovo edificio, proprio un’attività commerciale, come quella che oggi ha chiuso i battenti in questa location.