“Sbagliata la programmazione alternativa. I semafori? Forse servivano più intelligenti”. E Sottanelli ‘interroga’ Salvini
TERAMO – “Certo, si poteva installare un semaforo un pò più intelligente ma a parte gli scherzi, la situazione al Traforo è drammatica ed è forse peggio di quella che si poteva immaginare. Ho sentito dire dai livelli istituzionali più alti che dobbiamo sorridere o festeggiare? Credo proprio di no, visto che il teramano e i teramani sono quelli più penalizzati da tutto questo. Non c’è stata una preventiva valutazione di programmazione sui percorsi alternativi“.
Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, è preoccupato dai disagi che gli automobilisti stanno affrontando nel percorrere il Traforo del Gran Sasso, interessato da ieri dai lavori di indagine geognostica, propedeutici al vero e proprio intervento di messa in sicurezza del sistema idrico della montagna.
Secondo D’Alberto si tratta di una emergenza nell’emergenza e forse il transito poteva essere gestito in maniera migliore, così come non si può parlare di percorsi alternativi per gli automobilisti, in quanto le strade individuate sono anch’esse interessate da cantieri. Il sindaco del capoluogo di provincia si ritiene preoccupato soprattutto in prospettiva, non tanto per i 45 giorni di questo periodo: “I lavori dell’immediato futuro – dice – che si prevedono su uno sviluppo di almeno tre anni, rischiano di mettere in ginocchio la provincia di Teramo, che paga il prezzo più alto. Mettere subito in atto, dunque, tutti gli accorgimenti tecnici per alleviare e diminuire i disagi nel transito al Traforo“.
Intanto la vicenda approderà in Parlamento, Giovedì, il parlamentare teramano di Azione, Giulio Sottanelli, spiegherà contenuti e motivazioni dell’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, proprio relativa ai disagi sull’autostrada A24 causati dalla limitazione alla circolazione all’interno del traforo del Gran Sasso.
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