Dopo 26 giorni stop alle squadre di soccorso che hanno percorso 1.052 chilometri di tracce (863 gli elicotteri), con 634 operatori sul campo
TERAMO – Come da noi anticipato ieri, è arrivata da parte della prefettura di Teramo la sospensione ufficiale delle ricerche di Giorgio Lanciotti, il 34enne artigiano di Rosetano, di cui si sono perse le tracce sulla vetta del Gran Sasso dallo scorso 21 settembre.
La macchina dei soccorsi si ferma dopo 26 giorni di ricerche incessanti, nel corsi delle quali sono state impegnati, “con l’intenso concorso di tutti i Corpi competenti scesi in campo ciascuno per la rispettiva competenza e professionalità: Vigili del fuoco, Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, Soccorso alpino della Guardia di finanza, Arma dei carabinieri“.
Sono state 634 le unità impiegate in questi giorni e circa 1.052 i chilometri di tracce percorsi a piedi e 863 i chilometri con mezzi aerei. “Nelle zone impervie – si legge nella nota del prefetto Fabrizio Stelo – sono state effettuate riprese approfondite con elicotteri e droni ed impiegate, in aree definite, le unità cinofile e, per non lasciare nulla di intentato, le ricerche si sono spinte anche sul versante aquilano, in particolare nelle zone e negli itinerari che Giorgio Lanciotti avrebbe potuto ipoteticamente percorrere, presumibilmente disorientato“.
“Non essendo emersi, a oggi, elementi investigativi dai quali desumere scenari di scomparsa diversi dalla ipotesi di evento accidentale in alta montagna – aggiunge il rappresentante del Governo -, i soccorritori ritengono di aver fatto tutto il possibile e che le ricerche, salvo dovessero in futuro emergere ulteriori elementi, non possano proseguire tenuto conto, inoltre, dell’approssimarsi della cattiva stagione. Stando a quanto riferito dagli esperti, il mancato ritrovamento del Lanciotti potrebbe trovare spiegazione nella combinazione di contemporanee condizioni sfavorevoli nell’ambito di uno scenario estremamente impervio“.
Per questo motivo in mattinata il prefetto Fabrizio Stelo, con le strutture coinvolte nelle attività, ha ricevuto i familiari diGiorgio Lanciotti per metterli al corrente degli ultimi sviluppi delle ricerche e per esprimere la piena vicinanza istituzionale e il pieno sostegno umano.