Tra 24 giorni gli studenti ‘sfrattati’ dal Delfico passeranno al Pascal-Forti con lezioni mattutine. Coreutico e biennio Scientifico Delfico all’ex Consorzio Agrario. La scuola jolly alla Gammarana (se la trattativa si chiude) nell’ex palazzo Tercas
TERAMO – La Provincia cambia ancora idea sul destino degli studenti del Convitto e del Liceo Classico Delfico. Dopo aver dato ‘in pasto’ al popolo la possibilità di un sacrificio temporaneo fino a febbraio, al massimo, giusto il tempo necessario di allestire dei Musp in un sito ancora da individuare, adesso si scopre che il progetto di un terzo trasloco (dopo quello al Milli e allo Scientifico Einstein e tra un pò al Pascal-Forti) ha una deadline di settembre. E’ per quella data infatti che si presume possano essere conclusi i lavori di adeguamento sismico e impiantistico del palazzo dell’ex Ced della Cassa di Risparmio in via Romualdi, individuato come la soluzione a tutti i problemi di ospitalità (3.400 metri quadrati per un massimo di 40 classi) per oltre tre quarti della popolazione studentesca del Palazzo Delfico.
Ma ci sono due variabili: la prima che il palazzo non è stato ancora acquisito e tra l’offerta della Provincia (915mila euro) e la richiesta della proprietà (4,2 milioni) c’è una ‘leggera’ differenza; la seconda è che, se fosse praticabile, la soluzione non ha spazio sufficiente per tutti e altre classi (almeno una ventina) dovrebbero trovare un’altra casa, con un altro effetto spezzatino.
Qui l’unica certezza (sperando che non cambi nel frattempo anche questa, ma nel caso lo apprenderemo dai canali di informazione riservati della Provincia), è che il prossimo trasloco, ancora disagevole ma che permetterà agli studenti di tornare a fare lezione di mattina e a una quasi normalità, è fissato all’11 novembre. Tra 24 giorni, infatti, le scolaresche superiori (elementari e medie restano fino alla fine dell’anno scolastico, se non riapre il Delfico alla De Jacobis e San Berardo) si sposteranno dalle attuali location di via Carducci e viale Bovio alla Cona, dove la Provincia ha investito 1,2 milioni di euro, deliberati ieri, per ristrutturare i locali e ricavare 25 aule al Pascal e 14 al Forti, a tempo di record. Qui andranno Classico, Europeo, Musicale e parte dello Scientifico Delfico (circa 750 studenti); quelli del biennio dello Scientifico Delfico e del Coreutico (scarsi 300 studenti) andranno invece all’ex Consorzio Agrario di viale Mazzini, per cui è quasi completato l’iter burocratico.
Il Ced non sarà l’unica scuola del futuro, utile per ospitare (semmai il Delfico sarà riaperto) quegli istituti che dovranno liberare le loro attuali sedi per la realizzazione di nuovi, vedi polo tecnico che a fine anno costringerà gli studenti dell’area di via San Marino (circa 1.500 in totale) a traslocare. Proprio la concomitanza di lavori complessi e di emergenza Delfico rende necessario la disponibilità di più contenitori umani. Ecco perché restano in piedi le scelte dell’area San Gabriele (vicino all’attuale palestra e sul tetto del vicino parcheggio multipiano) e del Pascal-Forti. Come scriviamo in altra parte di emmelle.it, il Convitto (inteso come convittori con possibilità di pensione completa) andrà nei Musp che sarà adeguatamente allestitita, in tempi brevi di qualche mese, nella collinetta al confine tra l’area ex Villeroy-Oasi e la cittadella sportiva dell’Acquaviva, area camper), mentre il destino del Delfico è comunque legato ai lavori di adeguamento che il Commissario per la ricostruzione ha trasferito di nuovo sul percorso al contrario: da Invitalia tornano alla Provincia, che avrà 180 giorni di tempo per arrivare alla progettazione esecutiva, con 20,5 milioni di euro a disposizione.