Volontari e frati, con la mediazione dell’assessora Stefania Di Padova, trovano la soluzione per il trasferimento in via Stazio : l’impegno è di tornare al Santuario a fine lavori
TERAMO – Tra due settimane al massimo, giustoil tempo di sistemare la nuova location, la mensa Multa Paucis lascerà il Santuario della Madonna delle Grazie per trasferirsi nel ristorante Duomo, in via Stazio.
Nel giro di poche ore, dalla riunione di ieri pomeriggio con i volontari dell’associazione e i frati francescani seduti allo stesso tavolo con la presenza dell’assessora comunale al sociale Stefania Di Padova, al sopralluogo di questa mattina nei locali del ristorante chiuso da tempo, si è passati dal piano A (cucina da campo alle spalle del Santuario) all’alternativa accettata da tutti (il Duomo), con l’impegno che a conclusione dei lavori Pnrr di ricostruzione del luogo di culto, la mensa torni… a casa.
E’ stata la stessa assessora Di Padova a sovrintendere il sopralluogo di oggi, con cui i volontari hanno verificato lo stato e la logistica dei luoghi, per ‘vestirli’ alle esigenze della mensa solidale. Premessa la presenza di una cucina largamente attrezzata e un ampio magazzino merci, con locali per il confezionamento dei cibi da asporto, particolare attenzione è stata dedicata anche alla privacy che questo locale consente di proteggere: la presenza di tre ingressi, su via Stazio, via Vincenzo Irelli e vico del Cigno, garantisce il necessario anonimato a chi, e sono tanti, preferiscono non essere notati durante il ritiro dei pasti.
L’impegno ‘strappato’ ai frati – e successivamente nel corso della ulteriore riunione in prefettura in cui si è dato atto della conclusione a lieto fine della querelle sul necessario trasferimento della mensa – è quello di ‘accompagnare’ favorevolmente presso il Fec (Fondo edifici per il culto, che fa capo alla prefettura) la richiesta di un rientro nell’area del Santuario appena conclusi i lavori, che la Multa Paucis formalizzerà già dai prossimi giorni. Ricordiamo che la mensa, quattro volte a settimana, garantisce un pranzo per oltre 130 persone bisognose, tra le quali molti teramani e tanti bambini.