Le cerimonie sono in programma sabato mattina a Casalena, Viola e piazzale San Francesco
TERAMO – Tre intitolazioni in un solo colpo quelle previste per sabato mattina a Teramo. Due vie e uno spazio verde (quello antistante l’ufficio anagrafe comunale a piazzale San Francesco), vengono dedicati ad altrettanti illustri teramani del passato: si tratta del poeta dialettale Walter Cavuti, dell’imprenditore Alfredo Giovannozzi e dell’intellettuale Leno Rossi, marchigiano di origini ma trapiantato in città.
Le cerimonie prenderanno avvio alle 10 con lo svelamento della targa stradale sul tratto urbano tra via Antonio Biondi e via Elio de Cupiis (in contrada Casalena), destinata a ricordare la figura di Cavuti, dipendente provinciale, figura particolarmente importante nella valorizzazione della poesia dialettale, autore delle due raccolte ‘Sta vane all’imbruvvise’ e ‘All’ombre de la Torre’, componente della commissione giudicatrice del ‘Vern’Aprile’, organizzato dalla Fratellanza artigiana di Teramo, protagonista della rinascita della Festa della Pace e della Festa dei Trionfi; alle 10:45 ci si trasferirà in piazzale San Francesco, per la dedica a Rossi, poeta e pittore, alcune delle cui opere sono conservate all’interno della Pinacoteca Civica. Infine, nella frazione di Viola, alle 11:15 per l’intitolazione della strada tra Provinciale 60 e l’ingresso del borgo, al cavaliere Alfredo Giovannozzi, nonno dell’omonimo collega giornalista, titolare della ditta ‘Oreste Giovannozzi & figlio’ attiva nell’industria della lavorazione del marmo, scomparso nel 1974, tra i soci fondatori della Banca Popolare di Teramo.
“Le tre intitolazioni si inseriscono nell’attività di valorizzazione del rapporto tra la toponomastica cittadina e le figure di personaggi o concittadini che si sono distinti per meriti particolari – sottolinea l’assessore Pina Ciammariconi (nella foto) – rappresentando, in virtù della loro storia, un elemento identitario per il territorio. Un’attività che in questi anni ci ha visti intervenire anche sulla revisione delle cosiddette “doppie vie” presenti sul territorio comunale in seguito all’unificazione del codice postale di Teramo e San Nicolò, con l’obiettivo non solo di valorizzare la toponomastica ma anche di evitare disguidi nella consegna della posta o di atti”.