Traforo, il primo problema è il doppio commissario

Oggi audizioni in Commissione vigilanza della Regione. Sandro Mariani: “Il Governo sta rivedendo il duplice incarico”

L’AQUILA –  “E’ stata una giornata importantissima oggi per la Commissione Vigilanza. Il commissario Corsini ha portato un contributo fondamentale, richiamando alla necessità di un unico commissario per i lavori nel traforo perché ad oggi con due diversi commissari si genera una gran confusione. Il Governo ci sta ragionando, noi chiediamo che avvenga velocemente” – ha commentato così il presidente della Commissione consiliare, Sandro Mariani, i lavori odierni al termine delle audizioni di Marco Corsini, commissario straordinario per l’adeguamento e la messa in sicurezza antisismica dell’autostrada A24 e A25 e di Antonio Sorgi, responsabile unico del progetto.

La Commissione Vigilanza ha chiesto di essere informata – ha dichiarato Corsini -. Il problema è quello di coordinare due competenze all’interno del traforo del Gran Sasso – spiega – e lo abbiamo portato all’attenzione del Governo. L’idea più giusta, secondo noi, è quella di unificare le competenze in capo a un solo commissario che avrà anche la gestione dei lavori. Quelli che mi riguardano sono relativi all’adeguamento dell’impiantistica e interferiscono con quelli del collega Caputi (commissario per la messa in sicurezza del sistema idrico) che a mio avviso sono i più importanti per l’Abruzzo anche come entità”. “Oggi abbiamo messo a gara la messa in sicurezza di 40 viadotti, per una spesa complessiva di 3 miliardi di euro – prosegue il commissario Corsini – che rappresentano una percentuale significativa, nel breve periodo. I lavori cominceranno nel 2025 con i disagi che comporteranno, ma francamente necessari, se l’emergenza sismica, come credo che sia, debba prevalere”.

Ho chiuso i lavori con una battuta – conclude infine – la cosa più importante è svolgere in sicurezza i lavori, garantendo la tutela sanitaria, la qualità dell’acqua e anche la circolazione. E’ evidente che quando si arriverà alla definizione progettuale, per quanto riguarda la cantierizzazione, si potrà capire come disciplinare la circolazione in modo da arrecare il minor disagio possibile, ma il tempo è ancora prematuro”. 

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