Samb-Teramo, rimpallo al Casms: ma saranno ammessi solo i vibratiani non biancorossi

L’Osservatorio ripassa la decisione al Comitato analisi: non è un segnale positivo, viste anche le criticità sollevate dalla questura di Ascoli Piceno. Resterà la vendita solo nei 10 comuni di confine?

TERAMO – Si fa sempre più improbabile la presenza dei tifosi del Città di Teramo al match clou della quattordicesima giornata del girone F di Serie D, che domenica prossima metterà di fronte la squadra biancorossa di Pomante alla capolista Sambendettese, allo stadio Riviera delle Palme. L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, dal quale si attendeva una risposta circa la presenza sugli spalti dei sostenitori biancorossi, ha rimandato ogni decisione al Comitato di analisi, che dovrà valutare tutte le emergenze sollevate, in particolare dalla questura di Ascoli Piceno, sulla opportunità di far disputare l’incontro alla presenza della tifoseria ospite.

La partita resta ‘sospesa’ tra quelle su cui c’è da prendere una decisione e questo non fa altro che irritare ulteriormente la parte teramana, già alle prese in passato con decisioni cervellotiche e divieti assurdi che penalizzano una tifoseria appassionata e numerosa. Anche l’ordinanze della prefettura di Ascoli per Samb-Teramo, temiamo, non si discosterà da quelle – ai più inspiegabili – adottate in passato. In particolare perchè ci troveremmo di fronte a una bizzarrìa dettata dai ‘sentori’ territoriali, quelli che vogliono gli appassionati di calcio della Val Vibrata, più vicini alla squadra rossoblù della Samb o bianconera dell’Ascoli, piuttosto che al Teramo. Così come già accaduto in questi giorni, la vendita dei tagliandi sarà libera per i residenti in 10 comuni della provincia di Teramo (appunto, quelli della Val Vibrata) e vietata nel resto del territorio provinciale.

Ad rafforzare la sorpresa di un divieto probabile ma non ufficiale, ci sarebbe anche il fatto che si gioca non nel solito impianto di paese, bensì in uno stadio con caratteristiche e obblighi di sicurezza pari se non superiori allo stadio Bonolis, dove però le partite non vengono vietate alle tifoserie ospiti.

in ogni caso ci si chiede quando verrà adottata una decisione, qualsiasi debba essere. La partita d’altronde, è in calendario da questa estate e, a parte la classifica, elementi peggiorativi di valutazione del rischio-gara non sono intervenuti nel frattempo. Fatta eccezione per il processo di demonizzazione di una intera tifoseria in atto da tempo.

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