La Domus del leone dal prossimo anno sarà sempre visitabile

Firmato l’accordo tra Comune, Soprintendenza e famiglia Savini. Intanto continuano le aperture straordinarie: il 29 dicembre e il 5 gennaio dalle 16 alle 19

TERAMO – Questa mattina, a Palazzo Savini, il sindaco Gianguido D’Alberto, la soprintendente Cristina Collettini e Bernardo Savini, dell’omonima famiglia proprietaria dell’immobile che la custodisce, hanno sottoscritto un importante e definitivo accordo che porterà, dall’inizio del nuovo anno, alla fruizione continuativa della Domus del Leone di via Getulio. 

L’obiettivo è infatti quello di garantire le aperture strutturate del reperto di età romana per i teramani e i turisti, in particolare del Mosaico del Leone. Proprio quest’ultimo, oggetto di un recente intervento di restauro, sarà inserito nel programma delle attività di valorizzazione del patrimonio archeologico programmate dalla Soprintendenza, quali, a titolo esemplificativo, le Giornate Europee dell’Archeologia, le Giornate Europee del Patrimonio, il Piano di valorizzazione.

Questo importante accordo si inserisce in quel percorso avviato dalla nostra Amministrazione, fin dal primo mandato, volto a valorizzare l’identità culturale della nostra città e a restituire alla comunità tutti i principali luoghi della cultura – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto –  un percorso che ci ha visti impegnati con la famiglia Savini e con la Soprintendenza a mettere insieme una progettualità importante volta a rendere definitivamente, e in modo permanente, fruibile il Mosaico e la Domus del Leone. Garantirne una fruizione costante è la concretizzazione di quel concetto di Cultura come Capitale che ci ha sempre guidato”. 

Portiamo a compimento un percorso virtuoso iniziato con la dottoressa Mencarelli che mi ha preceduto e che ho voluto portare avanti non solo per continuità amministrativa, ma anche e soprattutto perché questa operazione è un esempio di collaborazione virtuosa pubblico/privato, un progetto che era nel cuore dei nostri uffici sul territorio, dell’amministrazione comunale e della proprietà – dichiara la Soprintendente Cristina Collettini -. l’accordo di oggi dona alla collettività la possibilità di apprezzare in maniera strutturata e continuativa uno dei beni archeologici più importanti del teramano, un vero pezzo di arte e di storia che comunque sarà sotto costante osservazione da parte dei nostri tecnici, in ragione dei prioritari fini di tutela. L’accordo con il Comune di Teramo e la famiglia Savini, a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità dimostrata a rendere conoscibile alla comunità tutta un bene di proprietà privata, rappresenta inoltre una buona prassi e può servire da esempio per il territorio in una visione del patrimonio culturale, ancorché privato, quale testimonianza storico artistica e pertanto bene comune della collettività”.

Soddisfazione viene espressa anche dalla proprietà della Domus del Leone, rappresentata da Bernardo Savini: “Con la firma di questo accordo voltiamo pagina e inizia un nuovo capitolo della vita millenaria di un sito archeologico che merita di essere scoperto e apprezzato da tutti – ha detto –. Questo atto rappresenta un importante primo passo fondamentale per il consolidamento di questo rapporto trilaterale che permetterà alla Domus del Leone di tornare protagonista, come merita, della storia locale e non solo. Ringrazio il Comune di Teramo, che si è reso disponibile e ha dimostrato grande determinazione nel raggiungere l’obiettivo che svariati anni fa ci eravamo prefissati e ringrazio anche la Soprintendenza per averci aiutato a svolgere al meglio le opere di restauro del bene che abbiamo il grande onore di preservare”.

Nelle more della piena attuazione dell’accordo, proseguiranno intanto le aperture straordinarie. Per le festività natalizie il sito sarà visitabile il 29 dicembre e il 5 gennaio, dalle 16 alle 19. 

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