Il no al dissequestro della Cassazione dà ragione alla Procura, la scuola va messa in sicurezza. Progettazione avviata, lo studio sarà di livello LC3 e i lavori potrebbero cominciare nell’autunno 2025. D’Angelo: “Chiederemo di rientare parzialmente durante il cantiere”
TERAMO – E’ possibile ipotizzare un calendario dei lavori e del possibile rientro a scuola degli studenti del Convitto-Liceo Delfico: secondo il presidente della Provincia Camillo D’Angelo, “è presumibile che entro l’autunno prossimo (2025) potrebbe essere pronto il progetto esecutivo e dunque dare l’avvio ai lavori. Chiederemo che gli studenti possano rientrare, anche parzialmente, in contemporanea con i lavori e questo forse sarà possibile un anno dopo, nell’autunno del 2026“.
Il no al dissequestro, pronunciato dai giudici della Cassazione lo scorso 20 dicembre, ha messo un macigno sull’inchiesta avviata dalla magistratura teramana, corroborando la decisione adottata dal pubblico ministero Davide Rosati e rendendo, adesso, efficace, ai fini del rientro a scuola in quell’edificio, soltanto i lavori di adeguamento. Lavori autorizzati dall’Ufficio speciale per la ricostruzione che li ha di fatto ‘riconsegnati’ alla Provincia da Invitalia, con una dotazione di oltre 18 milioni di euro (complessivi di progettazione). quest’ultima è stata già assegnata alla società AtiProject srl, individuata all’esito della gara indetta da Invitalia. I tempi per la progettazione sono stati già concordati con la Provincia, e saranno di 180 giorni (40 per attività di indagine e di rilievo, 40 per la progettazione preliminare, 60 giorni per la definitiva e 40 giorni per quella esecutiva). I lavori dovrebbero essere realizzati in 38 mesi.
L’indagine progettuale riguarderà approfondimento di livello di conoscenza LC3 (quelli non eseguiti nelle prime perizie) e dunque daranno un grado di sicurezza al più alto livello possibile con le normative odierne.
Nel frattempo, la Provincia ha messo in moto le procedure per la realizzazione della scuola jolly nel terreno di proprietà alla Cona, nell’area del Pascal-Forti, dopo i dinieghi per l’area della D’Alessandro e dell’ex stadio Comunale.
ASCOLTA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CAMILLO D’ANGELO