E’ quella impiantata tra le prime in Italia dalla Chirurgia toracica diretta da Duilio Divisi: ‘Acellular Dermal Matrix’ utilizzata su una paziente di 75 anni affetta da una rara neoplasia
TERAMO – L’unità operativa complessa di Chirurgia toracica dell’ospedale di Teramo è tra le prime in Italia a fare interventi di ricostruzione della parete toracica con una tecnica innovativa basata sull’utilizzo di una nuova protesi biologica ad elevata compatibilità ‘Acellular Dermal Matrix, Adm’, a seguito di tumori che coinvolgono coste e muscoli.
Questa nuova tecnica ricostruttiva prevede l’utilizzo di una moderna protesi biologica, di derivazione porcina, altamente
biocompatibile che presenta l’estrema adattabilità per la sua flessibilità. La protesi si adatta perfettamente alla parete toracica permettendo un trattamento personalizzato. Inoltre, la sua resistenza strutturale consente di fornire una solida base per la successiva mioplastica ricostruttiva e un’ottima integrazione: la reazione con i tessuti della parete toracica garantisce la formazione di uno strato altamente resistente all’azione meccanica, simile a quella fornita dalle protesi rigide o semi-rigide, ma con un livello di tollerabilità da parte del paziente più elevato. Infine il ridotto rischio di infezione dato dalla struttura chimica della protesi.
L’ultimo intervento portato a termine con questa tecnica dalla Chirurgia toracica, diretta da Duilio Divisi, è stato condotto su una paziente di 75 anni, affetta da una rara forma di neoplasia che colpisce i tessuti pleurici e la parete toracica, con infiltrazione delle coste. La massa è stata totalmente asportata con le strutture coinvolte e l’integrità parietale è stata successivamente ripristinata grazie all’innesto dell’Adm’ e di un flap muscolare. La paziente è in buone condizioni e gode di un’ottima qualità di vita.
“L’utilizzo di tecniche e materiali innovativi si conferma la strada maestra che la nostra Asl sta seguendo, con l’obiettivo di garantire prestazioni sanitarie di elevata qualità, riducendo nel contempo rischi e disagi ai pazienti – commenta il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia -“.