Delfico all’ex stadio, la tifoseria: “Pronti a scendere in piazza per difendere il Comunale”

vecchio stadio comunale

Prende sempre più corpo l’opposizione alla raccolta firme dell’opposizione consiliare. Domani banchetto di ‘controinformazione’ sotto ai portici del Corso

TERAMO – Mentre la Provincia va avanti per la sua strada con la costruzione di una scuola jolly nell’area del Forti alla Cona, in città continua da parte della minoranza il pressing sull’amministrazione comunale affinché si faccia carico della disponibilità dell’area dell’ex stadio comunale quale sito più idoneo per accogliere la comunità del Delfico in una struttura che ha spazio per tutti e che, ragione fondamentale, permetterebbe di non deprimere ulteriormente un centro storico già spogliato di catalizzatori economico-culturali. E per questo il sabato raccoglie firme tra i cittadini.

Ma c’è chi non è d’accordo con questa soluzione e rispolvera un antagonismo ‘genetico’ che lo è soprattutto per quello che riguarda un sito storico come quello in cui la squadra di calcio ha vissuto un secolo di imprese sportive. Molte sono state le voci di dissenso rispetto s questa iniziativa portata avanti dal già candidato sindaco Carlo Antonetti (Forza italia), che ha trovato la condivisione e il sostegno degli altri gruppi dell’opposizione consiliare. Non solo la tifoseria ultrà, m anche molti cittadini senza ‘impegno’ sportivo e i club organizzati che seguono le sorti del calcio biancorosso.

Adesso, questa contrarietà si concretizzata con una campagna definita di ‘controinformazione’ e un banchetto allestito ad hoc domani, sabato 25 gennaio, dalle ore 10 sotto ai portici di corso San Giorgio. Vicini vicini agli Antonetti, ai Rabbuffo, ai Fracassa che guidano il popolo del sì all’abbattimento dell’ex Comunale. sembra di essere tornati indietro, quando l’amministrazione del sindaco Brucchi si trovò al centro della polemica per voler abbattere la curva Est. Le firme allora contro questa su intenzione furono oltre 5mila…

Sull’argomento il pensiero della tifoseria ultrà che si muove sotto le insegne del 15 luglio 1913 è chiaro: “Giù le mani dal Comunale! A distanza di 15 anni dalla battaglia che vide 5.000 teramani firmare per salvaguardare il vecchio e glorioso stadio Comunale dal progetto di abbattimento e costruzione di un teatro, gli stessi politicanti, oggi sostenuti da sindaci della costa(!), tornano alla carica ipotizzando l’uso dello stesso per portarci la scuola Delfico oggetto di sequestro. E’ evidente che questa proposta non tiene conto di quello che per noi e per tutta la Teramo calcistica e non solo, rappresenta ancora oggi quell’impianto. Ed è altrettanto evidente che gli stessi figuri abbiano già dimenticato la sollevazione popolare che animò quei giorni. Se loro hanno la memoria corta e pensano che resteremo in silenzio si sbagliano di grosso! Siamo nuovamente pronti a scendere in piazza e a giocarci la libertà per difenderlo da questa speculazione del tutto politica. Ma questa volta non ci accontenteremo solo di salvarlo, oggi più che mai, esigiamo l’accelerazione del progetto di riqualificazione che ancora è ad un punto morto. Sia ben chiaro a tutti: noi siamo i primi a chiedere che la scuola Delfico resti in centro, ma siamo i primi a dire che non si può sacrificare un monumento calcistico come il vecchio e caro stadio Comunale per mancanze dovute a controlli e lavori mai svolti da chi era chiamato a farlo. A difesa del Comunale e della nostra città”.

Leave a Comment