Di fronte oltre una ventina di ragazzini teramani e vibratiani: qualcuno deve aver confezionato una bottiglia incendiaria che poi ha lanciato nel gruppo. Nessun ferito ma c’è chi riferisce di un ragazzino con il giubbotto bruciato
TERAMO – Potrebbe esserci un apprezzamento di troppo ad una ragazzetta, forse in una occasione precedente a questa sera, alla base della rissa che attorno alle 18 ha messo di fronte un gruppo di circa 15 giovanissimi provenienti da Sant’Omero o zone limitrofe e una ventina di coetanei teramani, sull’aiuola antistante l’ufficio anagrafe (e il comando della polizia locale) di piazzale San Francesco a due passi dal distributore di benzina della Q8.
Lo scambio di pugni e calci e qualche colpo di cinta, è durato poco e non ha provocato feriti ma quel che lascia sgomenti, oltre il registrare l’ennesimo atto di violenza che ha per protagonisti minorenni (il più grande avrà avuto 16 o 17 anni), è il fatto che qualcuno di loro ha lanciato una bottiglia forse riempita di benzina, a cui era stato dato fuoco. Rompendosi, la bottiglia ha sparso il suo contenuto bruciacchiando l’erba dell’aiuola, senza provocare ulteriori conseguenze alle persone, anche s c’è chi riferisce che uno dei giovanissimi sarebbe stato raggiunto alla schiena e avrebbe avuto difficoltà liberarsi del giubbotto per non ustionarsi.
La zona si è subito riempita di poliziotti, carabinieri e in supporto anche militari della Guardia di Finanza, che hanno preso possesso del centro piazza e fermato una parte del gruppetto di giovani teramani rimasti sul posto per far breccia nei loro “non so” e “non ho visto niente” avere elementi su cui avviare le indagini. Degli antagonisti nessuna traccia, ma pare che avessero preso la via della fuga diverso tempo prima. Nel frattempo, sono state avviate ricerche nella zona per rintracciare il minorenne che avrebbe avuto il giubbotto danneggiato dal liquido infiammabile, ma al momento in cui scriviamo la ricerca non ha avuto risultati.
