Dal 4 al 10 febbraio l’iniziativa nazionale di solidarietà del Banco Farmaceutico per raccogliere medicinali da banco da donare ai più bisognosi. Ecco cosa serve
TERAMO – Anche in tutta la provincia di Teramo, da martedì 4 a lunedì 10 febbraio, si svolgerà la 25esima edizione delle Giornate di Raccolta del Farmaco: in circa 26 farmacie che partecipano e dove saranno i volontari del Banco Farmaceutico, sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi.
Si invitano i cittadini ad andare in farmacia per donare un farmaco. Servono, soprattutto, antinfluenzali e medicinali pediatrici, decongestionanti nasali, analgesici, antifebbrili e antistaminici, farmaci ginecologici, preparati per la tosse e per i disturbi gastrointestinali, antinfiammatori, farmaci per i dolori articolari e disinfettanti.
I farmaci raccolti sosterranno 6 realtà benefiche del territorio e una internazionale. Durante l’edizione del 2024, sono state raccolte 4.166 confezioni (pari a un valore di 37.382 euro) che hanno aiutato 1.970 ospiti di 7 enti. In Abruzzo, nel 2024, sono state raccolte 11.768 confezioni di farmaci in 82 farmacie, pari a un valore di 101.899 euro. I medicinali raccolti hanno contribuito a curare 5.110 persone aiutate da 27 realtà caritative del territorio regionale. In Italia sono 5.800 le farmacie che partecipano all’iniziativa solidale e 20.000 i farmacisti che la sostengono partecipando loro stessi con donazioni liberali.
Le Giornate di Raccolta del Farmaco si svolgono sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio di AIFA e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili. Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa. Esse sono realizzate grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA Italy, Teva Italia, EG STADA Group, DHL Supply Chain Italia, DOC Generici e al sostegno di Piam Farmaceutici, Krka Farmaceutici e Zentiva Italia.
Donare un farmaco è essenziale per migliaia di famiglie che si trovano in gravi difficoltà, perché contribuisce a restituire loro speranza e la possibilità di curarsi; è un gesto semplice che ci fa partecipare della vita di chi ha bisogno, ricordandoci ciò che ci rende davvero umani.