Ciclovia e cordoli, “ecco perchè le polemiche sono inutili”

Il sindaco D’Alberto e l’assessore Filipponi rompono il silenzio: “Misure in regola e strada più sicura. Favoriamo la mobilità sostenibile e ricordate che il progetto è stato approvato anche dall’opposizione”

TERAMO – “Una volta terminata la prima fase dell’intervento, ci sarà spazio per una prima valutazione sulla buona funzionalità della ciclovia e se necessario saranno apportati gli opportuni correttivi. Siamo sempre stati aperti al confronto e all’ascolto e l’obiettivo, anche in questo caso, resta quello di garantire una qualità della vita sempre migliore a tutti i cittadini”: dopo giorni di feroci polemiche finalmente l’amministrazione comunale scende in campo per chiarire la vicenda dei cordoli su via Po e via de Gasperi e per offrire una valutazione che, dice il sindaco Gianguido D’Alberto, prenda il posto “di informazioni scorrette che stanno circolando e che vengono alimentate anche da una certa politica“.

Con l’assessore Antonio Filipponi, il primo cittadino interviene per affermare che “fino ad oggi sia via Po che via De Gasperi, che sono strade urbane sulle quali il limite di velocità è di 50 km orari, sono state spesso considerate erroneamente strade ad alto scorrimento. Una convinzione che spesso portava gli automobilisti a superare la velocità consentita. Come evidenziato dai tecnici e dalla ditta che sta realizzando i lavori, sulla scorta dei dati, la larghezza della carreggiata su entrambe le arterie, al netto delle ciclabili, è quella prevista dalla normativa per garantire il corretto passaggio di bus e mezzi di soccorso, pari a 3,5 metri per senso di marcia”.

I due amministratori ribadiscono che “nell’ambito di questi lavori, è stato possibile dotare via De Gasperi di percorsi pedonali continui e protetti per la sicurezza di tutti i pedoni, di chi va in bicicletta, delle persone con disabilità motorie. Questa ciclovia andrà a migliorare la sicurezza stradale in tutte le sue forme ed è questo il valore aggiunto dell’intervento che stiamo realizzando”.

I cordoli, dunque. “Una volta terminati i lavori – dicono D’Alberto e Filipponi – sarà apposta la relativa segnaletica a strisce rosse e bianche. I tecnici hanno chiarito come questi, oltre a rispettare la larghezza minima indicata dalla normativa (50 centimetri come da DM 557/99) per essere considerati ‘invalicabili, affinché proteggano fisicamente le utenze vulnerabili, sono persino più sicuri dei normali cordoli dei marciapiedi, avendo angoli ampiamente smussati”.

L’alternativa a via Po sarebbe stata viale Crispi. In questo caso, però, sarebbe stato necessario eliminare dei parcheggi per poter realizzare la ciclabile, mentre in via Po il numero di parcheggi non solo non è stato diminuito ma, al contrario, è stato aumentato e la strada è stata resa più sicura per tutte le utenze. Per quanto riguarda le polemiche sulla mancata condivisione del progetto, ricordiamo solo che il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato discusso e approvato in consiglio comunale, con il voto favorevole di tutti i consiglieri presenti alla relativa seduta, compresi quelli di opposizione”.

La ciclovia, sulla quale abbiamo puntato convintamente, non si rivolge ai ciclisti sportivi o a chi utilizza la bicicletta nel tempo libero, ma mira a promuovere la mobilità sostenibile e quindi a facilitare gli spostamenti quotidiani con l’obiettivo di trasformare Teramo in una città basata su un modello urbano sempre più inclusivo, resiliente, sicuro e sostenibile – aggiungono -. Per questo va a collegare le stazioni e i nodi urbani del trasporto pubblico locale, mettendo in sinergia bici, treno e bus e offrendo un’alternativa sicura, salutare e economica per il pendolarismo studentesco e lavorativo.

La scorsa settimana gli stessi amministratori comunali hanno fatto il punto sull’intervento insieme ai tecnici del Comune, ai progettisti e alla ditta che sta realizzando i lavori, “evidenziando a questi ultimi, ancor prima delle segnalazioni arrivate dall’esterno, la necessità di rivedere e adeguare la segnaletica di cantiere e di renderne più agevole la lettura da parte dei cittadini nelle more del cantiere stesso, oltre che di completare l’opera in tempi brevissimi, riducendo i fisiologici disagi legati ai lavori”.

Per rispondere ai dubbi e alle domande dei cittadini, è stato elaborato un apposito opuscolo che sarà pubblicato sul sito e sui social dell’ente, con l’obiettivo di fornire risposte sempre più puntuali e di un confronto costante e continuo con i cittadini.

Leave a Comment