Val Vibrata, la Asl: “Nessun depotenziamento dei servizi di ostetricia”

Arrivano i chiarimenti del direttore amministrativo Franco Santarelli dopo la visita ispettiva dei consiglieri regionali Pepe e Cavallari

TERAMO – La Asl di Teramo rassicura sul futuro del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sant’Omero e ribadisce che “i servizi non saranno depotenziati”. Lo afferma il direttore amministrativo Franco Santarelli, che oggi ha ricevuto e accompagnato i consiglieri regionali Dino Pepe e Giovanni Cavallari nell’annunciata visita ispettiva nel nosocomio Val Vibrata.

I consiglieri – informa una nota della Asl di Teramo -, hanno innanzitutto verificato che corrispondessero alla realtà le rassicurazioni ricevute dai vertici aziendali su alcune questioni tecniche e strutturali sollevate con un’interpellanza e discusse in commissione di Vigilanza. Una verifica che ha dato esito positivo. È stato organizzato in maniera estemporanea – informa ancora la nota – un
incontro con direttori di Uoc e responsabili di Uos e Uosd per
far ascoltare, dalla viva voce del personale, la situazione in generale all’ospedale di Sant’Omero e le prestazioni rese ai pazienti“.

Come si è detto, al centro del dibattito c’è stata la trasformazione dell’Ostetricia e ginecologia da Uoc (unità operativa complessa) a Uos (unità operativa semplice), incardinata nella Uoc di Teramo. “Il vero punto della questione è capire se l’ospedale stia erogando i servizi necessari – ha commentato il direttore amministrativo Santarelli -. La programmazione è aziendale, sia per l’assegnazione di personale sia di apparecchiature, per consentirci di rispondere ai bisogni della popolazione. Sono due anni che il dottor Alessandro Santarelli è a scavalco fra i due reparti di Teramo e Sant’Omero e non c’è stato calo di utenza e servizi. Anzi, il numero di parti, ad esempio, è sovrapponibile fra i due reparti. Evitiamo di spaventare i cittadini, allontanando i pazienti dall’ospedale parlando di chiusure. L’organizzazione è la stessa, ma con il vantaggio che, in carenza di medici, si possono spostare professionisti da Teramo a Sant’Omero. Tutto questo non significa depotenziamento, basti pensare agli investimenti fatti in termini di attrezzature“.

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