Ipotesi parcheggi a 50 centesimi l’ora nelle prime 3 ore, stalli a pagamento anche vicino alla grande distribuzione, convenzioni con San Francesco a 10 euro al mese (anche per residenti). Giro di vite sui cantieri e rientro in centro degli uffici pubblici
TERAMO – Cinquanta centesimi all’ora per le prime tre ore di parcheggio, il recupero all’utilizzo per la città degli spazi rimasti vuoti degli ex uffici bancari in via Carducci, per ospitare un corner per i grandi marchi, il rientro in centro dell’Ufficio anagrafe, un maggior controllo sull’apertura, durata e spazi occupati dei cantieri in centro storico. Sono alcune delle ipotesi sul tavolo di confronto tra amministrazione comunale e Consorzio Shopping in Teramo Centro, al quale partecipano di volta in volta il sindaco e l’assessore al commercio Antonio Filipponi con il presidente Franca Labrecciosa e il vice Osvaldo Di Teodoro, con una folta rappresentanza di commercianti: l’obiettivo è quello di sostenere e rilanciare il commercio e la residenzialità in centro storico, in un momento di difficoltà legato a molteplici fattori.
Quello delle strisce blu è uno degli argomenti più gettonati. Tra le ipotesi per un miglioramento del servizio, quella di una rivisitazione del sistema della sosta a pagamento che preveda la presenza di stalli blu anche nelle aree a ridosso della grande distribuzione e in altre aree del territorio comunale, per arrivare a una rimodulazione delle tariffe con l’abbattimento a 50 centesimi l’ora per le prime tre ore su tutto il territorio. Questo, laddove necessario, anche con un eventuale investimento diretto da parte del Comune. Analogo ragionamento viene affrontato per individuare parcheggi dedicati ai residenti in centro storico.
Per quanto riguarda invece il parcheggio di San Francesco, con tanti stalli vuoti, i commercianti hanno chiesto di arrivare in pochi giorni a una convenzione con la società che lo gestisce, per consentire ai lavoratori e ai residenti del centro storico di potersi abbonare al costo mensile di circa 10 euro a stallo.
Altro tema il potenziamento del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento al centro storico: i commercianti hanno chiesto agli amministratori di raggiungere un accordo con il gestore affinché vengano destinati appositi bus medio-piccoli, preferibilmente alimentati da motori non inquinanti, da utilizzare appositamente per garantire un servizio capillare anche nel centro cittadino.
Discorso a parte riguarda l’esplosione del numero di cantieri del superbonus e della ricostruzione all’interno delle mura. I commercianti, in particolare, hanno evidenziato come insistano nel centro cittadino ‘numerosi cantieri installati, aperti e poi abbandonati per mesi; cantieri che occupano più suolo pubblico di quanto sarebbe necessario; cantieri che fanno scomparire – per la comodità delle ditte esecutrici – numerosi stalli utili ai residenti e agli utenti; parcheggi colonizzati da transenne, materiale edile e quant’altro; cantieri dove si lavora a ritmo blando; cantieri che chiudono non una, ma due vie cittadine per un solo appalto; cantieri dove non si lavora inspiegabilmente per giorni, nonostante non vi siano formali comunicazioni di interruzioni dovute a cause oggettive”. Da loro arriva la richiesta di revisionare i regolamenti comunali per rendere ancor più stringenti le norme di installazione e di utilizzo dei cantieri e ridurre le aree di suolo pubblico occupate, trovando la massima disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale.
L’amministrazione, da tempo, ha già avviato un tavolo permanente con le associazioni degli imprenditori edili per il monitoraggio dei cantieri e per la soluzione delle problematiche connesse. Infine, il tavolo ha pienamente condiviso, dando il proprio sostegno, l’azione già promossa dal Sindaco per chiedere al Governo di prevedere appositi ristori per tutte quelle attività commerciali e produttive che, pur avendo iniziato a lavorare dopo il terremoto, ne stanno di fatto subendo le conseguenze per via dei lavori di ricostruzione.