Crescono le iscrizioni, Provincia a caccia di un milione di euro per nuovi spazi

Dal punto sul futuro anno scolastico con dirigenti e tecnici, emerge la necessità di ripetere l’esperienza dei moduli provvisori anche oltre Teramo

TERAMO – Nell’incontro che si è svolto ieri mattina in Provincia, con la partecipazione dei consiglieri Luca Lattanzi e Flavio Bartolini, sono stati messi i primi punti fermi sui nuovi spazi, fra aule e laboratori, di cui hanno necessità i 26 Istituti superiori gestiti dalla Provincia. Alla riunione erano presenti anche le dirigenti scolastiche.

Nel panorama delle scuole superiori ci sono indirizzi che aumentano le iscrizioni ed altri che segnano un pareggio fra diplomati e nuove classi. In alcuni casi, però il trend di crescita comporta la necessità di realizzare nuove aule o, laddove sia possibile, di affittare locali adeguati alle esigenze scolastiche. La Provincia gestisce, fra Istituti propri e affitti esterni, 43 strutture ad uso scolastico. Dalle necessità degli Istituti – che con i fondi PNRR hanno dovuto realizzare molti spazi nuovi e laboratori – emerge la necessità di trovare almeno un altro milione di euro oltre ai fondi a disposizione.

La Legge di Bilancio ha disposto la riduzione delle somme destinate agli Enti Locali, in alcuni casi sono state tagliate risorse già assegnate, ad esempio quelle per le manutenzioni stradali – ha dichiarato il Presidente – nel caso dell’edilizia scolastica l’ultima programmazione triennale risale al 2020. Con i finanziamenti PNRR abbiamo fatto molto con le manutenzioni straordinarie che hanno riguardato tutte le scuole, le due nuove palestre e la riqualificazione dello spazio sportivo all’aperto di Nepezzano. Ad oggi, però, sugli stanziamenti ordinari non vi è alcuna certezza. La riunione è stata molto importante per acquisire le esigenze di tutti e anche per capire se eventuali nuovi spazi possono essere ricavati nelle strutture esistenti. C’è una grande contraddizione da parte del Governo nel far partire nuovi indirizzi, che oltre alle aule tradizionali prevedono attrezzature e laboratori specifici, senza stanziamenti conseguenti. Anche per questo abbiamo bisogna di raccogliere tutte le informazioni per una puntuale programmazione, soprattutto per la gestione finanziaria e la tempistica di questa tipologia di interventi, considerato che manutenzione ordinaria e straordinaria deve convivere con i progetti di adeguamento sismico e con date e scadenze che spesso si sovrappongono”.

Per comprendere meglio la complessità di questa fase la sottolineatura del dirigente Francesco Ranieri: “In città come Teramo, Atri e Roseto anche volendo, non ci sono altri immobili da affittare quindi in caso di necessità dovremo pensare a soluzioni diverse e trovare fondi e spazi adeguati anche per strutture modulari temporanee”.

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