Il ritorno da titolare in Nazionale di rugby, la sua esperienza nella Premiership che lo ha eletto miglior pilone destro e tanto altro del personaggio fuori del campo in una lunga intervista sul quotidiano milanese
TERAMO – Ha conquistato la prima pagine del Corriere della Sera, con la sua storia di giovane atleta che ha creduto nelle sue forze e da Teramo, Abruzzo, Italia ha raggiunto, primo italiano a farlo, la patria del rugby mondiale per giocarci da protagonista. Marco Riccioni si gode il post ritorno da titolare in Nazionale, segnato sì da una sconfitta proprio sul campo famigliare di Twickenham, contro l’Inghilterra, ma segnato da una buona prestazione personale per il giovane gigante teramano.
Oggi a pagina 27 del prestigioso quotidiano milanese c’è il pezzo a firma di Tommaso Labate che ci racconta il Marco Riccioni lontano dal campo, dedicandogli anche un ‘richiamo’ in prima che mette in vetrina il campione in forza ai mitici Saracens londinesi. Nell’intervista Marco si fotografa al naturale, da quel ragazzone maturato in fretta ma sempre legato ai ricordi della sua adolescenza e della scommessa fatta sul rugby, sport scelto “perchè mamma aveva necessità il problema di far sfogare due maschi, io e mio fratello”, e la palla ovale a differenza del calcio “era l’unico sport che ci riconsegnava a casa stanchi morti e poco inclini ai tipici capricci dei bambini“.
Marco si dice orgoglioso di Teramo che considera la sua città, nonostante le origini romane, e di cui porta tatuato sul corpo lo stemma, e descrive il suo ricordo affettuoso del nonno paterno al quale era molto legato, e come la sua conquista del rugby inglese sia il coronamento di una sogno: l’esperienza dura da quattro anni in una delle formazioni più forti e titolate al mondo, in una Premiership dove lo scorso anno ha ricevuto anche il premio per il miglior pilone destro. Roba da pochi, e il primo in assoluto per un rugbista italiano. E poi la passione per la cucina italiana che impone ai suoi compagni di squadra a Londra, la fidanzata personal trainer e il suo rottweiler inseparabile coinquilino, il papà imprenditore e la mamma chef vegana, il carattere per superare il brutto periodo dell’infortunio, lo spirito di squadra: è questo il ‘nostro’ Riccioni, orgoglio della cantera teramana.